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Battipaglia, in diecimila in piazza per protestare contro l’impianto di compostaggio

Cittadini, associazioni e perfino l’amministrazione comunale in piazza per protestare contro la Regione: i manifestanti sono stati respinti dalle forze dell’ordine alla stazione ferroviaria, dopo aver paralizzato la città.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Foto dal gruppo Facebook "Battipaglia dice no"
Foto dal gruppo Facebook "Battipaglia dice no"

Battipaglia sotto assedio: almeno diecimila le persone scese in piazza per protestare contro l'impianto di compostaggio che dovrebbe aprire in quella che è considerata la capitale della Piana del Sele. La città è rimasta letteralmente paralizzata visto l'enorme afflusso di persone scese in strada per protesta al grido di "Battipaglia dice no".

Nell'enorme folla che ha completamente paralizzato la cittadina salernitana c'erano davvero tutti: dai semplici cittadini alle associazioni, studenti e perfino l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cecilia Francese. Un enorme corteo "rinforzato" anche dalle città vicine, prima fra tutte Eboli. Un unico coro contro la Regione e la decisione di aprire un impianto di compostaggio a Battipaglia. La folla ha bloccato prima l'uscita autostradale, quindi si è riversata in piazza Amendola (già Piazza della Madonnina) per poi raggiungere la vicina stazione ferroviaria. Qui le forze dell'ordine le hanno però respinte, e la folla è rimasta per un'ora davanti ai cancelli. Qualche momento di tensione, poi la situazione si è normalizzata. Ma il grido "Battipaglia dice no" sembra destinato a riecheggiare ancora a lungo nei prossimi giorni.

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