Bcc Napoli approva il bilancio 2019: col “rating umano” utile triplicato, 3,4 milioni di euro
Sabato 27 giugno è stato approvato il bilancio 2019 della Bcc Napoli: il 2019 si è chiuso con un utile di 3,4 milioni di euro (+167%), con un incremento di quasi il triplo rispetto all'anno scorso, quando l'aumento era stato di 1,2 milioni di euro. Al netto delle imposte il risultato di esercizio è pari ad euro 2.9 milioni, con un incremento del 137% rispetto a quello dell’anno 2018, che al netto degli accantonamenti, è stato destinato all'incremento del Patrimonio Netto.
Il risultato è stato ottenuto con un incremento degli impieghi, ovvero dei prestiti (+13,5% rispetto all'anno precedente), alla crescita costante della raccolta diretta (i depositi) con un +15% e a una crescita del margine da servizi (+45%); le sofferenze nette sono state ridotte allo 0,88%. Il Coefficiente di Adeguatezza Patrimoniale (CET1) si attesta al 31%, grazie all'incremento del Patrimonio netto (+ 21%), che raggiunge quota 20milioni di euro; il Cost-income è del 50,27%, il ROE del 15% e il MOL del 20%. Nei progetti della banca, l'espansione con l'apertura della filiale di Chiaia (in via Carducci) e di altre agenzie sul territorio di Napoli.
"Sono veramente felice di questi risultati, ottenuti grazie alla lungimiranza del Consiglio di Amministrazione, l’attenzione del nostro Collegio Sindacale, la professionalità della nostra Direzione, la qualità del nostro staff formato da donne e uomini scelti con attenzione alle caratteristiche tecniche ed umane, ma soprattutto grazie allo straordinario ed unico legame con i nostri soci e clienti – dice il presidente di Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo – questo risultato 2019, praticamente triplicato rispetto a quello già eccezionale dell’anno 2018, è la diretta conseguenza delle nostre scelte imprenditoriali e cooperative.
L’innovativo modello del “Rating Umano” ci ha consentito di percorrere con “passo sicuro” un sentiero accidentato e pieno di difficoltà, che inizia con la crisi Lehman Brother del 2009, e arriva ad oggi con la pandemia del Covid-19. Percorso durante il quale non abbiamo fatto mai mancare il sostegno alle piccolissime, alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai commercianti, alle start- up, ai giovani, alle famiglie del nostro territorio. L’originale modello del Gruppo Bancario Cooperativo, ci ha consentito di realizzare risultati straordinari in termini di efficienza e servizio alla clientela. Abbiamo ampliato e reso sostenibile il concetto di “piccolo è bello”, affiancando ai muscoli di un grande Gruppo, il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, terzo in Italia, senza perdere la vocazione all'ascolto delle persone, DNA di una Banca di territorio come la nostra. Abbiamo saputo, con coraggio, evitare di essere schiacciati dalla tendenza omologatrice della “taglia unica”, dimostrando che gli algoritmi sono strumenti al servizio dell’uomo e non certo imperativi da accogliere supinamente.
In questi ultimi mesi, anche e soprattutto in costanza di Coronavirus, la Banca ha saputo realmente dimostrare la vicinanza alla nostra gente, indicando con coraggio la strada dell’ottimismo ragionato, sostenendo la ripresa e la fase 2, ma non facendo mancare il concreto sostegno (migliaia i pacchi con viveri di prima necessità consegnati a Parrocchie e Associazioni di beneficenza) a chi trovandosi in difficoltà, potrebbe cedere alla tentazione di perdersi. Siamo veramente convinti che i piccoli, sostenendo la ripresa e i consumi, salveranno i grandi, ma soprattutto che “ci si salva tutti assieme”. Questo modello, condiviso dal Credito Cooperativo Nazionale e Campano, ha permesso, in questo complicato momento storico ed economico, di effettuare circa il 16% delle erogazioni dell’intero territorio Nazionale, rivenienti dalle misure messe in atto dai Decreti Governati, i c.d. “Decreto Cura Italia” e “Decreto Liquidità”, e , in particolare con la Città di Napoli e la sua Area Metropolitana, che dimostra di meritare e sostenere lo sviluppo della prima Bcc nata nel centro di una Metropoli: Napoli, dove tutto è più difficile, ma nulla è impossibile”.