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Beccati con due chili di datteri di mare in auto: denunciati due imprenditori

La Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, hanno denunciato due imprenditori: nel bagagliaio dell’automobile sulla quale viaggiavano sono stati ritrovati due chili di datteri di mare, la cui pesca e la cui vendita sono vietate dalla legge. Denunciato anche il pescivendolo che ha effettuato la vendita. Dal Parco Marino di Punta Campanella un plauso alle operazioni dei militari.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Continua senza sosta l'impegno delle forze dell'ordine al contrasto dei cosiddetti "datterari", i pescatori di datteri di mare, il cui prelievo e la cui vendita è sono proibiti dalla legge. Nei giorni scorsi, importante operazione degli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, guidati da Guglielmo Cassone, che hanno denunciato due imprenditori della zona: nel bagagliaio dell'auto sulla quale viaggiavano i militari hanno rinvenuto due chili di datteri di mare; denunciato anche il pescatore che ha venduto i datteri ai due uomini. I reati contestati, tra gli altri, sono quelli di disastro ambientale e ricettazione.

La notizia dell'operazione è stata resa nota e salutata con un plauso dal Parco Marino di Punta Campanella, area protetta: "Svolta importante sul fronte della lotta al prelievo illegale del dattero di mare. Dopo moltissime operazioni condotte ai danni dei datterari – i pescatori di frodo che devastano i fondali della Penisola Sorrentina per estrarre il mollusco – nei giorni scorsi la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, guidata da Guglielmo Cassone, ha messo a segno un colpo importante".

"Siamo molto contenti per quest'operazione della Capitaneria di Porto. Colpire i consumatori può arrecare un colpo mortale al prelievo e al commercio illegale del dattero di mare. Se non ci fosse il consumatore, non esisterebbe neanche chi li raccoglie" ha dichiarato Antonio Miccio, direttore del Parco Marino di Punta Campanella. Complimenti alla Capitaneria, un plauso a loro e alla Procura per le indagini che stanno facendo. Le attività che stanno portando avanti sono fondamentali per debellare questo fenomeno che crea tanti danni ai nostri fondali" ha invece detto Michele Giustiniani, presidente dell'Area Marina Protetta.

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