Benevento, arrestato il boss latitante Stanislao Sperandeo: deve scontare 10 anni
I carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno arrestato il latitante Stanislao Sperandeo, ritenuto a capo del clan di camorra che porta il suo cognome. L'uomo, 40 anni, deve scontare 10 anni di reclusione, inflitti in via definitiva dalla Corte di Cassazione nello scorso febbraio per traffico di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere di tipo mafioso. Sperandeo si era reso irreperibile, scomparendo da Benevento e dalle altre zone abitualmente frequentate. I militari non hanno mai mollato la presa, riuscendo a ricostruire i suoi spostamenti e a scovarlo.
Stanislao Sperandeo si era dileguato poco prima che venisse emessa la sentenza, immaginando che quel processo si sarebbe concluso con una condanna e che il verdetto, in via definitiva, avrebbe aperto per lui le porte del carcere. I carabinieri lo hanno trovato in una casa rurale alla periferia di Apice, in provincia di Benevento. All'arrivo dei carabinieri non ha opposto resistenza. È stato trasportato nel carcere di Benevento in attesa di essere interrogato dai magistrati. Al vaglio degli inquirenti la posizione di alcuni fiancheggiatori che avrebbero aiutato il boss durante la sua latitanza, provvedendo ai contatti con l'esterno e alle sue esigenze mentre rimaneva nascosto.
Secondo gli inquirenti il quarantenne, esponente della famiglia che controlla il mercato della droga e il racket delle estorsioni a Benevento e in gran parte della provincia, anche durante la latitanza aveva continuato a gestire gli affari del clan perché gli altri rappresentanti del gruppo criminale sono già finiti in carcere.