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Benevento, lettera di un emigrante: “Ho pianto di gioia e di dolore tornando a casa per Natale”

È il sindaco di Benevento Clemente Mastella a pubblicare la lettere di un giovane sannita che, per necessità, si è visto costretto ad emigrare a Milano. “Ho pianto di gioia ma anche di dolore. A Benevento so che non avrò mai un futuro” scrive il giovane. “Senza uno shock di investimenti il Sud non ce la fa” è il commento del primo cittadino sannita.
A cura di Valerio Papadia
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Una bellissima lettera quella che un giovane cittadino di Benevento, costretto a lasciare la sua città e, per esigenza, ad emigrare a Milano, ha affidato al primo cittadino sannita Clemente Mastella, che ha voluto pubblicarla sulla sua pagina Facebook. "Ho ricevuto questa lettera che mi ha commosso di un nostro concittadino che vive al Nord. Dico a lui grazie per quanto esprime. Lui vede ciò che a volte chi vive in città fa finta di non vedere. Quanto al lavoro, il dramma del Sud continua: dal 2015 al 2018 sono andate via 427 mila persone. Volesse il cielo che fosse solo un problema di Benevento. I miei tre figli, anche essi vivono al Centro e al Nord, in Liguria. Senza uno shock di investimenti il Sud non ce la fa. Se prevale la logica del Nord, non ce la fa. Se permane la indifferenza politica per le nostre ragioni, non ce la fa. Per intanto, grazie al nostro concittadino" scrive il sindaco di Benevento Mastella. Ecco il contenuto del messaggio che il giovane sannita, come detto, ha voluto affidare al sindaco:

Buonasera Sindaco,
magari scriverle qui a questa ora potrebbe sembrare poco educato, oltre che fuori luogo ma se legge fino in fondo capirà. Capirà che certe cose vanno espresse a caldo, di getto e senza pensarci troppo. Stasera dopo molti mesi sono tornato a Benevento. La mia città. Attualmente vivo a Milano poiché con la mia laurea magistale qui non sono riuscito a trovare nessun impiego. Stasera ho voluto percorrere il corso… Camminando lungo il viale ho pensato "bah le solite luci, la solita storia". Poi sono arrivato davanti all'albero e appena l'ho guardato lui ha iniziato a suonare..è stata un'emozione fortissima.. Ho pianto, per davvero. Erano lacrime di gioia mista a dolore. Di gioia perché quest'anno è davvero ben fatto, nei colori, nel ritmo delle luci… E poi la stella sopra la Rocca è qualcosa che lascia di sasso come da molti anni oramai. Di dolore perché… perché so che a Benevento io non avrò mai futuro, non potrò crescere i miei figli qua, non potrò portarli allo stadio, venendo ahimè meno alla tradizione "di padre in figlio" e non potrò ammirare l'albero in tutto il suo splendore nel giorno più importante dell'anno. Natale, appunto. Probabilmente quelle lacrime portavano con sé anche un po' di rabbia. Sì perchè io non lo accetto di essere lontano da qui, non lo accetterò mai. Mi sto abituando ad abitare a Milano ma le emozioni che mi regala Benevento sono tante e assolutamente non comparabili con altre. Grazie per lettura. Saluti.

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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