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Benevento, Mastella: “La banca fa pubblicità al Pd”. La replica: “È un fotomontaggio”

“La banca fa pubblicità utilizzando i numeri di cellulare dei propri clienti li invita a partecipare ai comizi ed alle manifestazioni del Pd”, ha denunciato l’ex ministro e candidato sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Ma il candidato del Pd: “Anche uno sprovveduto si sarebbe accorto che si tratta di un fotomontaggio mal fatto”.
A cura di Enrico Tata
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"Una delle prime banche italiane scende in politica e fa pubblicità ai candidati renziani del Pd", tuona l'ex ministro Clemente Mastella, candidato sindaco di Forza Italia a Benevento. E' successo che qualche cittadino ha ricevuto un messaggio firmato dalla filiale locale della banca Monte Paschi di Siena in cui si chiedeva di presenziare alla manifestazione elettorale con Maria Elena Boschi. Un messaggio smentito categoricamente dal direttore della banca, Vincenzo Guido, raggiunto telefonicamente da Il Mattino. "La banca fa pubblicità utilizzando i numeri di cellulare dei propri clienti li invita a partecipare ai comizi ed alle manifestazioni del Pd. A Benevento invita i propri clienti a partecipare al comizio della Boschi in favore di uno dei candidati. Non si tratta più di poteri forti a favore di Renzi, ma di aiuti illegittimi", ha denunciato invece Mastella.

Il caso è stato smentito anche dal candidato sindaco del Partito democratico e attuale vicesindaco di Benevento, Raffaele Del Vecchio. Secondo l'esponente del Pd, il messaggio inviato dalla banca, o almeno così firmato, sarebbe "un evidente fotomontaggio". Questo perché il testo e l'ora del messaggio in cui si chiedeva di presenziare all'evento con il ministro Boschi sarebbe lo stesso sia nel messaggio della Monte Paschi, sia nel messaggio legittimamente inviato dal Pd di Benevento ai sostenitori e iscritti al partito. "E' assurdo che due mittenti diversi, il Pd e la banca che non hanno alcun rapporto, possano inviare lo stesso testo nello stesso istante", sostiene Del Vecchio in un post su Facebook. Il caso comunque finirà alla polizia: "Non sappiamo chi ha realizzato il messaggio ingannevole, sappiamo chi lo ha diffuso. Le nostre verifiche si fermano qui, ora tocca alla magistratura e agli organi di polizia giudiziaria. Francamente, vorrei continuare ad occuparmi di altro, della città dei prossimi 10 anni. Le ricostruzioni farlocche le lascio a chi è a corto di idee. Anche uno sprovveduto si sarebbe accorto, vedendo quel messaggio, che si tratta di un fotomontaggio mal fatto" , ha commentato il candidato del Partito democratico.

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