Omicidio di Maria Ungureanu, spunta la pista del furgone bianco
È sputata un'altra pista nel caso di Maria Ungureanu, la bimba di dieci anni violentata e uccisa lo scorso 19 giugno a San Salvatore Telesino. Gli inquirenti stanno lavorando all'identificazione di alcuni giovani romeni a bordo di un furgone bianco, avvistato nei pressi dell'area delle giostre, a pochi passi dalla piscina del resort dove è stato trovato il corpo della piccola.
Le indagini
Gli accertamenti battono una strada diversa da quella percorsa finora dagli investigatori che hanno individuato in Daniel Petru Ciocan l'unico sospettato del caso. Il 21enne è indagato per omicidio e violenza sessuale sulla bimba. Secondo quanto confermato dallo stesso Ciocan, il ragazzo sarebbe stato l'ultimo a vedere la piccola in vita. Il giovane riferisce di aver incontrato Maria intorno alle 7 e 30 di domenica sera e si averla poi portata con sé mentre andava a prendere sua sorella nel vicino comune di Telese Terme. Accortosi che la strada era bloccata a causa di una gara podistica, l'uomo avrebbe fatto marcia indietro riportando la bambina a San Salvatore, dove l'avrebbe lasciata – secondo il suo racconto – a pochi passi dalla chiesa, intorno alle 20. Alle 24 della stessa sera, Maria era riversa in una piscina, nuda e priva di vita. Sul suo corpo i medici hanno trovato tracce di violenza sessuale.
Uno dei casi più cruenti in Italia
"Per i carabinieri del Ris di Roma quello di Maria è uno dei tre casi più cruenti mai capitati in Italia al Reparto Investigazioni Scientifiche". Lo dice l'avvocato Fabrizio Gallo, legale dei genitori della bimba trovata annegata nella piscina di un ristorante a San Salvatore Telesino lo scorso 19 giugno. L'avvocato è stato convocato per martedì a Roma nella sede del Ris per i risultati dei rilevi nel caso di omicidio e violenza sessuale che vede indagato il 21enne Daniel Petru Ciocan.