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Bidello e precario a 66 anni: il giudice condanna il ministero e mette fine al suo precariato

Un bidello precario da almeno 36 mesi ha diritto agli scatti di anzianità e al riconoscimento del danno economico. Lo ha stabilito il tribunale del lavoro di Salerno che mette così fine al precariato di un collaboratore scolastico di 66 anni.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un bidello che ha lavorato per almeno 36 mesi nella scuola con contratti a tempo determinato ha diritto ad accedere alla progressione di carriera con tanto di scatti di anzianità e riconoscimento del danno economico. A stabilirlo è una sentenza del tribunale del lavoro di Salerno che mette freno, in buona sostanza, al precariato nella scuola anche per i bidelli. Con questa sentenza il tribunale ha condannato il ministero dell’Istruzione per aver fatto ricorso alla reiterazione dei contratti di supplenza per un collaboratore scolastico di Fisciano.

Il bidello è ancora oggi in servizio nelle scuole della provincia salernitana e ancora oggi lo è come precario. La sentenza, invece, risale al 26 aprile ed è stata emessa dal giudice Romano Gibboni, presidente della sezione lavoro del tribunale di Salerno. Il giudice si è espresso sul ricorso presentato dal bidello, un uomo di 66 anni. Che nonostante l’età è ancora un collaboratore precario con un contratto a tempo determinato.

La decisione del tribunale del lavoro di Salerno torna su una questione spinosa, quella dell’abuso dei contratti precari nel sistema scolastico italiano. Un argomento finora affrontato soprattutto per i docenti e le loro supplenze, ma che ora riguarda anche i bidelli: anche loro hanno diritto agli scatti di anzianità per la ricostruzione della carriera. Secondo quanto stabilito dal giudice, il ministero dovrà risarcire il bidello per più di 20mila euro.

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