Bike Sharing Napoli, il bluff del Comune: dopo le promesse, servizio ancora fermo
La promessa risale allo scorso mese di ottobre: "Il Bike Sharing di Napoli è salvo" diceva il Comune di Napoli che annunciava una delibera, a firma dell'Assessore alla Mobilità e Infrastrutture Mario Calabrese con cui assegnava all'Anm, l'azienda napoletana di mobilità, la gestione del servizio pubblico di bici realizzato dall'associazione Cleanap su progetto del Ministero dell'Università e della Ricerca (Miur). La delibera c'è e la convenzione con l'azienda di trasporti e Cleanap? "Ci stiamo lavorando" dice su Facebook l'assessore della giunta guidata da Luigi de Magistris. E intanto le bici pubbliche sono sparite: chiuse le colonnine sul territorio cittadino, in alcuni casi vandalizzate (via Toledo): un vero peccato considerando che il clima mite di quest'autunno 2015 avrebbe consentito un massiccio utilizzo del mezzo ecologico a due ruote sia per i residenti che per i turisti. Affari d'oro invece per i privati che noleggiano le bici sul Lungomare.
Il Comune di Napoli, in un impeto di grandeur aveva addirittura annunciato "dieci nuove ciclostazioni in punti strategici per la mobilità". Nemmeno di queste c'è alcuna traccia, di certo c'è invece che quella al Corso Umberto è stata frettolosamente ridimensionata mentre la segnaletica stradale che indirizza al percorso ciclabile in via Toledo è praticamente inesistente dopo due anni. Tornando al Bike Sharing Napoli, Cleanap risponde così sulla sua pagina facebook: "Dopo la conclusione del progetto di ricerca il 30 settembre scorso, siamo in attesa di direttive su come e quando proseguire per tornare a pedalare al più presto. I prossimi step saranno quindi la pubblicazione della delibera (citata nel comunicato stampa diramato dal Comune di Napoli il 23 ottobre), definizione della convenzione tra Cleanap e Anm. E ricominciare a pedalare: non vediamo l'ora".