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Bimba malata di Aids allontanata dalla scuola, il ministro Giannini: “Rientrerà in classe”

Il ministro dell’Istruzione ha risposto all’appello dei genitori affidatari della piccola di 11 anni, disabile e malata di Aids respinta dalla scuola. La bombe era stata iscritta ad una scuola media di Trentola Ducenta (Caserta), che dopo averla accettata l’ha successivamente respinta, dopo la comunicazione dei problemi di salute della piccola.
A cura di Angela Marino
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"Quella bambina entrerà in classe nei prossimi giorni". È la risposta che il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha dato all'appello rivoltole dai genitori affidatari della bimba di 11 anni malata di Aids e disabile rifiutata da una scuola media del Casertano. "Quella città della Campania – ha aggiunto ancora il ministro –  darà tutte le possibilità per farla rientrare a scuola, e se il dirigente scolastico che ha rifiutato la sua iscrizione, non per un ritardo tecnico, ma per altro, allora pagherà per le sue responsabilità". La piccola, ospite della casa famiglia della Comunità Capodarco, era stata iscritta dai suoi tutori alla scuola media San Giovanni Bosco di Trentola Ducenta (Caserta), che in un primo momento ne aveva accettato l'iscrizione per poi respingerla, con la motivazione di problemi di mancanza di spazio, dopo la comunicazione dello stato di salute della piccola. A denunciare la vicenda i tutori della 11enne in una lettera aperta al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, pubblicata dal quotidiano Avvenire.

Sul caso è in corso una riunione a Napoli all'Ufficio Scolastico Regionale. Sono presenti la madre affidataria della bambina e il dirigente Michele Di Martino. "Questa mattina ci comunicheranno la scuola dove sarà iscritta Francesca – fanno sapere dalla comunità in cui la piccola è sopite – Siamo soddisfatti che il problema si sia risolto, è questa l'unica cosa che conta". Intanto il sindaco del comune casertano dove si trova l'istituto che ha respinto l'iscrizione della piccola, Michele Griffo si schiera in difesa del preside della scuola che definisce "fiore all'occhiello di Trentola Ducenta", mentre il suo dirigente, sottolinea, è "un professionista che ha sempre pensato al bene della scuola". "In questa vicenda – riflette il preside Griffo – bisognerebbe sentire entrambe le parti tenendo comunque conto che la bimba ha tutto il diritto di frequentare la scuola".

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