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Bimba recupera l’udito grazie alla ricostruzione in 3D: al Santobono di Napoli intervento record

Un intervento record, il primo in Italia, è stato effettuato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove una bimba ha potuto recuperare l’udito grazie alla tecnologia. Alla piccola, affetta da ipoacusia, è stato ricostruito in 3D l’osso temporale. L’intervento, eseguito dall’Unità Operativa di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile, è perfettamente riuscito.
A cura di Valerio Papadia
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Un intervento unico nel suo genere quello effettuato all'ospedale Santobono, nosocomio pediatrico di Napoli: secondo quanto si apprende, infatti, è il primo intervento di questo tipo effettuato in Italia; una bambina ha potuto recuperare l'udito grazie alla tecnologia in 3D. Nella fattispecie, alla piccola, affetta da ipoacusia, è stato ricostruito in 3D l'osso temporale. L'intervento è stato eseguito dall'Unità Operativa di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile dell'ospedale pediatrico di Napoli ed è perfettamente riuscito: la bimba ha recuperato l'udito. L'osso temporale è fondamentale per l'udito. Si tratta di un osso pari posto alla base della scatola cranica e contiene al suo interno la coclea, organo interno dell'apparato uditivo, nonché gli ossicini dell'udito. L'osso prende il nome dalla tempia, regione del cranio che contribuisce a formare.

Non è la prima volta, ad ogni modo, che la tecnologia 3D viene utilizzata in ambito medico e sanitario. Grazie alla stampa 3D, infatti, è possibile riprodurre potenzialmente qualsiasi oggetto: il modello viene elaborato digitalmente grazie ad un software; l'hardware, poi, vale a dire la stampante 3D che, grazie a quella che viene definita produzione additiva, costruisce l'oggetto che inizialmente si era elaborato soltanto graficamente.

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