Bimbo con 2 madri trascritto a Napoli, De Magistris: “Ha prevalso diritto all’identità”
"È stata una decisione molto importante e giuridicamente complessa". Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta la scelta del Comune di Napoli di trascrivere l'atto di nascita del piccolo Ruben, figlio di due donne italiane sposate in Spagna dieci anni fa. Il piccolo è stato registrato dagli uffici Anagrafe dell'Amministrazione lo scorso 30settembre. In questo caso, spiega De Magistris, ha vinto la volontà di "far prevalere il diritto all'esistenza di un bambino affinché possa muoversi e circolare in Europa, possa ricevere assistenza sanitaria e avere il diritto all'identità". Il piccolo, infatti, nato lo scorso agosto in Spagna da due madri italiane era considerato per questo cittadino italiano e la sua nascita doveva dunque essere trascritta nel nostro Paese perché il bimbo avesse dei documenti. Marta e Daniela, le due madri di Ruben, avevano denunciato già mesi ai microfoni di Fanpage, il diritto negato all'identità per il loro bimbo. A rendere ardua la battaglia in Italia, la mancanza di leggi sulle unioni civili. La registrazione ha permesso a Ruben di poter avere un documento d'identita' e un passaporto
Secondo de Magistris, "il diritto deve avere la forza di regolamentare ciò che esiste e la persona viene prima di ogni cosa, poi – ha aggiunto – c'è il dibattito sulle unioni, sulle adozioni e sulle famiglie che nel Paese sembra senza fine". Già nel 2014 l'Amministrazione partenopea decise di consentire la registrazione dei matrimoni omosessuali celebrati all'estero. "Napoli – ha proseguito de Magistris – ancora una volta ha dimostrato una sensibilità giuridica senza precedenti, la trascrizione di questo atto di nascita e' il primo caso in Italia". "Abbiamo scritto una bella pagina di civiltà giuridica – ha detto il sindaco – al di là di quella che sarà l'autonoma valutazione del Parlamento su questi temi". Quanto alle polemiche scaturite dalla decisione, de Magistris ha risposto: "Faccio quello che ritengo giusto sul piano giuridico e della coscienza poi il dibattito fa sempre bene alla democrazia".