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Bimbo di 4 mesi ucciso dalla mamma, la famiglia della donna non ci sarà ai funerali del piccolo

La famiglia della mamma 34enne accusata di aver ucciso nel Beneventano il figlio di soli 4 mesi ha deciso di non partecipare ai funerali del piccolo che si terranno quest’oggi ad Avellino: troppo odio nei commenti rispetto a questa vicenda, hanno fatto sapere tramite il legale della donna che ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario.
A cura di Chiara Ammendola
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Non ci sarà la famiglia di L.M., la donna accusata di aver ucciso il figlio di soli 4 mesi, ai funerali del piccolo ritrovato senza vita domenica scorsa lungo la statale Telesina, nel territorio di Solopaca, in provincia di Benevento. A comunicarlo in una nota è l'avvocato della 34enne in stato di fermo per l'omicidio del figlio: "La famiglia di L.M. non si recherà al funerale del piccolo per il timore di subire attacchi verbali dai partecipanti – si legge in una nota – in una vicenda come questa l'esposizione mediatica é stata accompagnata dalla solita ondata di commenti intrisi di odio e di superficialità, propri di chi nulla sa della gestione intrafamiliare di una persona sordomuta". "Troppo spesso, in vicende come queste, la faciloneria e la superficialità di veri e propri haters causa vere e profonde ferite emotive. Inutile dire che drammi del genere imporrebbero il silenzio ed il rispetto, proprio di persone connotate da umanità", la conclusione della nota.

Troppi commenti di odio su questa vicenda

I funerali del piccolo si terranno quest'oggi ad Avellino nella chiesa di Santa Maria delle Grazie alle 15.30. Tantissime le persone attese per dare un ultimo saluto al bimbo che viveva nel piccolo comune avellinese di Quadrelle con la mamma e il padre. La 34enne è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario: secondo gli inquirenti sarebbe stata lei a uccidere, prima gettandolo in una scarpata, e poi colpendolo con un bastone di legno, il figlio. La donna avrebbe prima simulato un incidente automobilistico andando a sbattere di proposito contro il guard rail, ma alle forze dell'ordine giunte sul posto poco dopo l'incidente è bastato poco per capire che la versione della donna non fosse quella veritiera. Sordomuta e assistita da un interprete della lingua dei segni, durante l'interrogatorio avvenuto nel comando provinciale dei carabinieri di Benevento si è avvalsa della facoltà di non rispondere: solo successivamente è stata trasferita nel vicino carcere.

La ricostruzione di quanto accaduto

Secondo quanto ricostruito finora dalle forze dell'ordine sembra che la donna si fosse allontanata da casa il 15 settembre, insieme al figlio di 4 mesi; non vedendola tornare, il marito si era rivolto ai carabinieri della Compagnia di Baiano, in provincia di Avellino e ne aveva denunciato la scomparsa; secondo indiscrezioni i rapporti tra i due negli ultimi tempi erano tesi. Probabilmente L. M. era diretta verso Campolattaro, suo paese d'origine. Ha guidato per circa un'ora, una sessantina di chilometri, poi intorno alla mezzanotte, alla guida della sua Opel Corsa, si è schiantata contro il guard rail lungo la Statale 372 Telesina, all'altezza di Solopaca prima di compiere l'efferato delitto.

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