Blitz anti-droga, 70 arresti: c’è anche il compagno della mamma di Raffaele Perinelli
Quasi settanta arresti, cinque organizzazioni criminali che si muovevano tra le province di Caserta, Napoli e Avellino e che controllavano le piazze dello spaccio di droga, soprattutto cocaina e crack. Questi i numeri dell'operazione ‘White Stone' condotta dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale di Napoli.
Tra i sessantasette arrestati su ordine del gip del tribunale di Napoli, c'è anche il 40enne Giuseppe P., compagno della mamma di Raffaele Perinelli, il 21enne calciatore napoletano ucciso il 6 ottobre scorso nel quartiere di Miano con una coltellata al cuore. Secondo quanto riferiscono i carabinieri, l'uomo è accusato di gestire, insieme al fratello, la piazza di spaccio attiva nei quartieri di Secondigliano, Scampia e Capodichino a Napoli. In ogni caso, precisano gli investigatori, dalle indagini non emerge alcun coinvolgimento della madre di Raffaele, con cui l'uomo aveva iniziato una relazione sentimentale poco tempo fa. Per parlare tra di loro al telefono o in luoghi pubblici, gli indagati avevano inventato una lingua in codice per parlare di dosi e di droga: "aperitivo", "pastiera", per le richieste di droga, oppure "10 euro di nafta", "serie A", per indicare qualità e quantità della sostanza stupefacente. La droga, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, veniva venduta anche fuori le scuole e le chiese di Napoli e provincia, nei circoli privati e ricreativi e nelle ville comunali.