Blitz contro la camorra a Scampia: in manette il figlio del boss Paolo Di Lauro
Un vasta operazione delle forze dell'ordine è scattata all'alba di questa mattina a Scampia e a Secondigliano, a Napoli Nord: uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli e militari del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza partenopea, hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare – 13 in carcere e una agli arresti domiciliari – nei confronti di altrettanti soggetti tutti ritenuti affiliati alla camorra, in particolare ai clan Di Lauro e Vanella-Grassi. Le ordinanze sono scattate a seguito di diverse indagini condotte dalle forze dell'ordine, che hanno accertato traffico di droga, estorsioni, tentati omicidi, favoreggiamento, porto abusivo di armi, perpetrati tra il 2012 e il 2014. L'inchiesta è stata condotta poi dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha richiesto le ordinanze di custodia cautelare.
Tra gli arrestati spicca il nome di Salvatore Di Lauro, detto "terremoto", classe 1988, uno dei figli del boss Paolo Di Lauro, conosciuto negli ambienti criminali come "Ciruzzo ‘o milionario", ritenuto il capo dell'omonimo clan e tra i protagonisti della cosiddetta "Faida di Scampia", la sanguinosa guerra contro gli Scissionisti del clan Amato-Pagano che, nei primi anni Duemila, insanguinò Napoli. Le indagini hanno potuti accertare come il sodalizio tra i Di Lauro e i Vanella-Grassi, dal 2012, controllasse il traffico di stupefacenti e le estorsioni a Scampia e a Secondigliano. L'inchiesta della Dda ha permesso anche di fare luci su alcuni episodi di quella che viene definita la "Terza Faida di Scampia" della quale sono stati protagonisti proprio i Vanella-Grassi contrapposti al sodalizio camorristico Abete-Abbinante-Notturno.