Nessuna informazione di tracciabilità nè documentazione, impossibile capire come e quando fossero stati prodotti, con che ingrediente e in che modo e quale fosse la data di scadenza. In altre parole: alimenti potenzialmente pericolosi, da sequestrare e distruggere. Il blitz è scattato nella sede operativa di una nota catena di pizzerie, nella zona della Riviera di Chiaia, a Napoli. I Nas sono arrivati ai locali nell'ambito di un servizio di controlli più ampio, composto di numerosi accertamenti nelle attività di ristorazione tra Napoli e l'immediata provincia.
Nella laboratorio della pizzeria i carabinieri hanno scoperto ben 150 chilogrammi di prodotti pronti per la cottura come crocchè e arancini, vassoi di dolci e preparati a base di pollo. Per nessuno di questi i responsabili sono stati in grado di esibire la documentazione che ne accertasse la tracciabilità, la data di produzione e gli ingredienti utilizzati. Nel corso della verifica sono state rilevate e contestate anche delle carenze igienico sanitarie alle quali il titolare è stato imposto di provvedere.
Nell'ambito dello stesso quadro di controlli è scattato un altro controllo poco distante, in via Cristoforo Colombo, presso un'attività di ristorazione etnica. Questa volta a finire sotto sequestro giudiziario, con destinazione distruzione dopo gli ulteriori accertamenti, circa 40 chilogrammi tra carne e pesce, che sono stati trovati in cattivo stato di conservazione. Anche in questo caso sono state rilevate e contestate carenze igienico sanitarie e strutturali, per le quali il gestore è stato diffidato a provvedere con lavori urgenti.