Le ultime di oggi, 16 marzo, sul Coronavirus a Napoli e in Campania
Coronavirus Campania oggi 16 marzo: sono 460 i pazienti positivi al Covid19 in Regione secondo l'ultimo bollettino. I guariti sono 28, dei quali 3 totalmente guariti e 25 "clinicamente guariti", ovvero asintomatici ma in attesa dei tamponi che dovranno confermare la negatività al virus Sars-Cov-2. I dati sono stati diffusi dall'Unità di Crisi della Regione Campania, sono aggiornati alle 22.45 di ieri sera, 15 marzo. I morti da Covid-19 in Campania sono 11: ai 9 già inseriti nei dati della Regione (3 Asl Napoli 1; 1 Asl Napoli 2; 3 Provincia di Caserta; 1 Provincia di Avellino; 1 provincia di Salerno) vanno aggiunti i due decessi registrati ieri (una 53enne all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli e una 77enne all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli) per i quali sono in corso accertamenti per determinare le cause della morte ma che sono risultati positivi al virus.
"L'Unità di Crisi della Regione Campania comunica che dal pomeriggio di oggi sono stati esaminati: presso il centro di riferimento dell'ospedale Cotugno 213 tamponi, di cui 44 risultati positivi; presso l'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona 29 tamponi di cui 5 positivi; presso l'ospedale Moscati di Avellino 34 tamponi di cui 7 positivi. Come per gli altri fino ad oggi esaminati, si attende la conferma ufficiale da parte dell'Istituto Superiore di Sanità anche per questi 56 tamponi risultati positivi nelle sessioni del pomeriggio e della sera e che si aggiungono ai 4 risultati positivi nella sessione mattutina del Cotugno" si legge nell'ultimo bollettino. Da ieri il Policlinico Federico II è nella rete dei laboratori accreditati per effettuare i tamponi, la CORONET LAB Campania.
Ieri, con due ordinanze, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha disposto la quarantena per 5 comuni. La prima ha interessato Ariano Irpino, dove si è registrato un alto numero di positivi. L'altra invece ha riguardato quattro grossi centri del Salernitano: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano); in questo secondo caso il motivo dei contagi è stato un ritiro religioso ad Atena Lucana dove, ha spiegato De Luca, "i membri di una comunità, dopo aver dato vita a una loro cerimonia, hanno bevuto tutti dallo stesso calice, ritenendo forse di compiere un gesto mistico".