Bonifica fantasma a Bagnoli, raffica di condanne. C’è anche un ex vicesindaco di Napoli
Si conclude con una raffica di condanne il processo di primo grado per la mancata bonifica dell'area ex siderurgica di Bagnoli, periferia Occidentale di Napoli. A 11 anni dalla prima inchiesta ora arriva un primo verdetto dei giudici della Sesta penale del tribunale di Napoli. Nell'elenco delle condanne autorevoli dirigenti regionali, tecnici e politici. Spiccano i nomi di ex presidente ed ex direttore generale di Bagnolifutura (la società di trasformazione poi fallita): Tino Santangelo (3 anni di carcere) notaio e vicesindaco di Napoli nell'Amministrazione di Rosa Russo Iervolino e Mario Hubler (2 anni di carcere), dirigente regionale all'epoca di Antonio Bassolino. Due gli anni di carcere comminati all’ex direttore generale del ministero dell’Ambiente Gianfranco Mascazzini, altrettanti per anni Giuseppe Pulli, all'epoca coordinatore del dipartimento ambiente del Comune di Napoli. Condanna a 4 anni per Gianfranco Caligiuri, ex direttore tecnico di Bagnolifutura, a 3 per Alfonso De Nardo, dirigente Arpac. Assoluzione per la dirigente provinciale Maria Teresa Celano, per un altro ex vicesindaco ed ex presidente della stu Bagnolifutura dell'epoca Iervolino, Rocco Papa. Assolto Carlo Borgomeo, ex direttore Bagnolifutura.
Il processo su Bagnoli partiva dall'ipotesi di una mancata bonifica dell'area ex Italsider, nonostante gli oltre 70 milioni di euro stanziati in più fasi dal governo italiano per recuperare l'area. Non accolta l'ipotesi di disastro ambientale colposo; tutti gli imputati annunciano che ricorreranno in Appello.