Botte e minacce: così i camorristi volevano togliere la casa agli inquilini
Botte, minacce e violenze nei confronti di una coppia di coniugi per costringeli ad abbandonare un alloggio popolare che volevano, invece, destinare a persone legate a un gruppo camorristico dei quartieri Bagnoli-Agnano di Napoli. La vicenda inquietante è emersa nel corso delle indagini di Procura antimafia e condotte dai carabinieri di Bagnoli che ha portato a quattro destinatari di altrettante misure restrittive per i reati di percosse, violenza privata e minacce, aggravati dalle finalità mafiose.
Gli indagati sono ritenuti affiliati, all'epoca dei fatti, al clan camorristico capeggiato da Alessandro Giannelli, attualmente detenuto, e successivamente transitati – scrive il procuratore aggiunto Filippo Beatrice – nell'avverso gruppo criminale diretto da Maria Matilde Nappi, moglie del noto pregiudicato detenuto Massimiliano Esposito detto " ‘o scugnato" (senza denti ndr.) e da un altro pregiudicato, Luigi Bitonto.