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Brogli alle Primarie Pd del 2012, da De Luca l’input di dirottare i voti su Bonavitacola

Le intercettazioni raccolte nell’ambito dellinchiesta sui costi gonfiati per la variante di piazza della Liberta a Salerno, delineano un piano orchestrato per favorire Fulvio Bonavitacolla alle parlamentarie Pd del 2012. A dare l’input, secondo le intercettazioni, sarebbe stato proprio l’allora sindaco Vincenzo De Luca,
A cura di Angela Marino
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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca (Pd)
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca (Pd)

Ha chiamato Enzo e ha detto che Fulvio (Bonavitacola, ndr) deve fare il primo”. L'Enzo di cui si parla nelle intercettazioni della Guardia di Finanza – riportate dal Fatto Quotidiano – è Vincenzo De Luca, attuale presidente della Regione Campania e all'epoca dell'intercettazione sindaco di Salerno. È l'anno 2012 e sono in programma le primarie Pd per l'elezione in Parlamento. La data fissata è il 29 gennaio. Nelle trascrizioni contenute nell’informativa del 16 gennaio 2013 delle Fiamme Gialle, traspare un piano per favorire alle consultazioni Fulvio Bonavitacola, oggi vicepresidente della Regione Campania, dimessosi dalla carica di parlamentare del Partito Democratico per poter rivestire questo ruolo. La vicenda si innesta nell'inchiesta sulla variante per Piazza Della Libertà a Salerno, all'interno della quale il governatore è indagato per abuso d'ufficio. Proprio l'amministratore della ditta incaricata dei lavori, Enrico Esposito, e consigliere comunale Pd a Nocera Inferiore è al centro del presunto piano per veicolare i voti verso il delfino del sindaco.

Il 22 dicembre, a pochi giorni dalla tornata elettorale, Enrico Esposito contatta Antonio Iannello, sindaco dem di Nocera.

Iannello: E scusami! tu lo devi fare fare con Fulvio il ragionamento, a te ti ha chiamato direttamente De Luca.
Esposito: ok, ok!
Iannello: “Viciè” (sono le parole che Enrico, secondo Antonio Iannello, deve riferire a Vincenzo Petrosino (un altro candidato alle parlamentarie, originario di Nocera, ndr.): “io ti voglio dare una mano, ma io ho il problema di Vincenzo (De Luca, ndr) che mi ha chiamato e vuole i voti su Fulvio a Nocera perché deve fare il primo, dopo di te, chi glieli deve dare, fammi capire? Sempre deluchiani siamo”.

Il giorno delle consultazioni Enrico Esposito viene intercettato mentre chiede a un suo collaboratore di procurare 200 monetine da 2 euro attraverso un foglio d’uscita dalla sua sala Bingo, del valore di 400 euro. Gli elettori dovranno votare versando 2 euro. La sera, alcune ore prima della chiusura delle urne Esposito si mette in contatto con Nello Mastursi, braccio destro del sindaco e ora coinvolto nell'inchiesta sul caso di presunta concussione per la sentenza che ha permesso l'insediamento del governatore. Mastrursi è il coordinatore delle primarie a Salerno. Esposito garantisce l’attribuzione di 250 preferenze a Bonavitacola dicendogli che può ‘alterare’ 700 schede. Ne inserirà solo 200 con il nome di Bonavitacola. Le disposizioni successive saranno di attribuire 300 schede a ‘Petrosino’ e 300 a ‘Bonavitacola’.

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