Brucia un terreno confiscato alla camorra. La denuncia della Cgil: “Intimidazione”

Secondo la Cgil di Caserta, si tratta di un atto intimidatorio. Un terreno confiscato alla camorra è bruciato a Cancello Arnone, nella provincia di Caserta. Il terreno, gestito dalla Cooperativa Buona Terra, è infatti stato interessato da un incendio che ha mandato in fumo l'impianto di irrigazione e alcune sterpaglie. "L'incendio doloso dell'impianto di irrigazione è un messaggio chiaro delle organizzazione malavitose: una intimidazione contro chi si adopera ogni giorni per la legalità e l'inclusione" si legge in una nota diramata dalla sigla sindacale.
La Cgil, insieme alla Flai, per domani, venerdì 20 luglio, ha organizzato una manifestazione di solidarietà in un altro bene confiscato alla camorra. "Cgil, Flai e Spi di Caserta – continua la nota – confermano l'impegno del sindacato per la legalità e contro la mafia, cancro del nostro paese che cresce nell'indifferenza e nella connivenza e che impedisce un vero e sano sviluppo della nostra terra. C'è bisogno di dare un chiaro segnale a chi crede di poter impedire che nei nostri territori nascano e crescano iniziative nel segno della legalità. Non ci faremo intimidire".
Sulla vicenda indagano i carabinieri di Casal di Principe, che non escludono la natura dolosa dell'incendio, che comunque non è ancora stata confermata: sul posto, infatti, i militari non hanno trovato né tracce di benzina o di un altro liquido infiammabile né inneschi che possano far pensare ad un gesto volontario.