“C’è il rischio che evada dai domiciliari”: e il giudice libera il ladro

Una fortuna sfacciata quella in cui è incappato un ladro di Arzano, nella provincia di Napoli, arrestato lo scorso 9 ottobre dai carabinieri mentre, con attrezzi atti allo scasso, rubava dei pezzi da un'auto, una Volkswagen, parcheggiata in strada. Come riporta Il Mattino, l'uomo è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Napoli Nord ad Aversa, nella provincia di Caserta, che nei suoi confronti ha disposto il rilascio.
Nella sentenza emessa dal magistrato, infatti, si legge che il regime di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesto, data la propensione dell'uomo, già dimostrata nell'evasione dagli stessi, non è una misura restrittiva idonea. "Ritenuto che sussistono gravi indizi di colpevolezza e che esiste il pericolo di reiterazione del reato, inoltre la misura degli arresti domiciliari non appare efficace perché l'imputato è gravato da precedenti penali in materia di evasione, il giudice rigetta la misura degli arresti domiciliari e dispone la liberazione dell’imputato" si legge nella sentenza.
C'è, però, un cavillo legale alla base della motivazione del giudice monocratico. La legge stabilisce infatti che il giudice monocratico non può applicare una sanzione più grave – ad esempio, in questo caso, il carcere – se il pubblico ministero non la richiede. Il ladro è così tornato ad Arzano, dove gli automobilisti sono sull'attenti: c'è infatti in giro un ladro di auto.