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Cacciati di casa perché gay: uno di loro aggredito e minacciato per strada

Un’altra manifestazione di intolleranza nella vicenda di Francesco e Giuseppe, 18 e 20 anni, cacciati di casa dalle rispettive famiglie che non accettano il loro amore omosessuale. Proprio il più giovane dei due, come denuncia Arcigay Napoli, sarebbe stato aggredito e minacciato da un uomo a Casoria, in provincia di Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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La vicenda di Francesco e Giuseppe, rispettivamente 18 e 20 anni, si arricchisce di un altro episodio di intolleranza e omofobia. I due ragazzi sono tristemente noti alle cronache per essere stati allontanati da casa dalle rispettive famiglie, che non accettano il loro amore omosessuale. Come riporta Arcigay Napoli – che, insieme al Comune, si sta occupando della faccenda – alla loro già difficile situazione si è aggiunto un altro episodio del quale si è reso sfortunato protagonista Francesco, il più giovane dei due ragazzi.

Come si apprende da quanto dichiarato dall'associazione che si batte per i diritti della comunità omosessuale, il 18enne, mentre camminava per strada a Casoria, in provincia di Napoli, sarebbe stato lievemente urtato da un'automobile. Quando il ragazzo ha fatto notare al conducente quanto accaduto, questi ha cominciato a spintonarlo, a minacciarlo e a insultarlo. Non contento, poco dopo, l'uomo ha nuovamente incrociato Francesco in un bar della cittadina, ricominciando con le minacce e gli insulti ai suoi danni. Il ragazzo ha prontamente denunciato l'accaduto ai carabinieri di Casoria, che ora indagano sulla vicenda.

Francesco e Giuseppe, costretti a vivere per strada perché gay

Come detto, della difficile situazione nella quale versano i due giovanissimi ragazzi, si sta occupando Arcigay insieme a Palazzo San Giacomo. I due ragazzi, cacciati di casa già da qualche mese, non riescono più a trovare ospitalità da amici e conoscenti e, da alcuni giorni, sono costretti a vivere per strada. L'associazione e l'ente comunale sono al lavoro proprio per trovare una sistemazione adeguata a Francesco e Giuseppe.

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