Cade il Comune di Sant’Antimo, la Prefettura nomina commissario dopo le dimissioni
Il documento firmato davanti al notaio è stato accettato, le dimissioni sono valide. E così, con il ritiro di 13 consiglieri, non ci sono più le condizioni perché il Consiglio Comunale possa ancora lavorare: cade l'amministrazione guidata dal sindaco Aurelio Russo. Con una nota, il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, ha annunciato che sono state avviate le procedure per lo scioglimento del Comune di Sant'Antimo, popoloso centro vesuviano in provincia di Napoli. È stato nominato come commissario prefettizio il viceprefetto Maura Nicolina Perrotta, che si occuperà provvisoriamente dell'amministrazione dell'Ente.
Nei giorni scorsi 13 consiglieri comunali avevano presentato le dimissioni, firmando il documento davanti a un notaio di Caserta e portandolo in Comune. Il sindaco Russo aveva però contestato un errore: la data di nascita di uno dei firmatari era stata trascritta in modo errato. E si era appellato a quell'errore sostenendo che, di conseguenza, anche quelle dimissioni fossero da invalidare. Per consentire il regolare svolgimento del Consiglio aveva provveduto alla surroga per i 12 consiglieri. La data era stata però fatta subito rettificare presso lo stesso studio notarile.
I firmatari del documenti sono: Corrado Chiariello, Santo Petito, Giuseppe Guarino, Innocenzo Treviglio, Ferdinando Pedata, Pio Di Lorenzo, Annarita Borzacchiello, Giuseppe Italia, Rossella Cattaneo, Salvatore Castiglione, Edoardo D’Antonio, Pasquale Barretta, e Ilaria Di Gennaro.
Con un lungo post sul proprio profilo Facebook, Aurelio Russo si è congedato dai suoi elettori, ripercorrendo le fasi della sua amministrazione. E ha concluso, rivolgendosi ai firmatari delle dimissioni: "sicuri che sarete ripagati per questo tradimento?"