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Cadono calcinacci nella Galleria Umberto I a Napoli, dove morì il 14enne Salvatore Giordano

Alcuni calcinacci si sono staccati questa mattina dal soffitto della Galleria Umberto I di Napoli, dal lato dell’ingresso di via Toledo. Nello stesso posto, nel luglio 2014, un pezzo di cornicione staccatosi colpì e uccise il 14enne Salvatore Giordano. In questo caso i calcinacci non sono caduti al suolo, ma sono rimasti “intrappolati” nell’impalcatura installata per motivi di sicurezza. Per i turisti che transitavano nella galleria al momento del crollo, dunque, solo un grosso spavento.
A cura di Redazione Napoli
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L'interno della Galleria Umberto I
L'interno della Galleria Umberto I

Alcuni calcinacci si sono staccati questa mattina dal soffitto della Galleria Umberto I di Napoli, dal lato dell'ingresso di via Toledo. Si tratta dello stesso luogo in cui, il 5 luglio 2014, il 14enne Salvatore Giordano morì colpito proprio dal crollo di alcuni pezzi del cornicione. A riportare la notizia è stato il quotidiano "Il Mattino", che spiega come fortunatamente i calcinacci non siano caduti al suolo, ma siano rimasti "intrappolati" nell'impalcatura installata per motivi di sicurezza. Per i turisti che transitavano nella galleria al momento del crollo, dunque, non c'è stata alcuna conseguenza, a parte un grosso spavento. L'episodio ha suscitato le proteste dei commercianti della zona, che da anni lavorano in condizioni precarie, sotto i ponteggi di un restauro che sembra non concludersi mai.

I lavori erano partiti proprio dopo il tragico incidente costato la vita all'adolescente di Marano. La famiglia ha sempre ritenuto colpevole della sua morte l'amministrazione comunale. Otto sono state le persone indagate per la vicenda tra cui il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l'assessore all'edilizia Carmine Piscopo. Nel 2017 però il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli archiviò la posizione del sindaco: dalle indagini non emersero elementi penalmente rilevanti a suffragio delle accuse mosse a de Magistris.

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