Caf senza soldi, reddito di cittadinanza a rischio per 230mila napoletani
Anche a Napoli, chi ha provato a farsi fare il modello Isee da un qualsiasi centro di assistenza fiscale ha notato che ci vuole più tempo per riceverlo. Il motivo è che l’Inps, che riceve telematicamente la documentazione dai caf, ha avuto un surplus di richieste nelle ultime settimane perché è partita la corsa al Reddito di Cittadinanza ed il numero di persone che ha fatto richiesta dell’Isee è superiore al normale.
L’Isee è il documento principale per richiedere il reddito di cittadinanza: si tratta, infatti, del modello che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale del cittadino, con una serie di meccanismi di riequilibrio se si hanno in casa diversamente abili, minori o anziani. Tuttavia, l’Isee va accompagnato da un modulo di richiesta del reddito, ma la Consulta Nazionale dei Caf è già scesa sul piede di guerra.
Massimo Bagnoli, coordinatore della Consulta, intervistato da TV2000, ha infatti fatto notare che “la norma dice che i caf possono occuparsi del reddito di cittadinanza previa convenzione con l’Inps e in questo momento non abbiamo alcuna convenzione con l’Inps. Quindi pur volendo ad oggi i caf non potrebbero occuparsi delle domande del reddito di cittadinanza.” La convenzione dovrà chiarire anche quanti soldi saranno rimborsati ai centri di assistenza fiscale per un servizio che questi forniscono gratuitamente ai cittadini. “Non chiediamo – ha continuato – compensi ai cittadini perché è coinvolta una fascia di soggetti disagiati e in difficoltà. Per questo abbiamo bisogno di risorse e in questo momento sono insufficienti a garantire ai Caf la possibilità di assicurare questo servizio”.
L’ultima legge di bilancio ha stanziato 20 milioni di euro per i caf, ma la cifra è risultata sufficiente solo a coprire la generazione degli Isee per l’anno 2018, mentre per il 2019 non si sa ancora quali risorse messe in campo: con l’aumento della richiesta di pratiche dovuto all’avvio del reddito di cittadinanza, la Consulta ha già fatto sapere che tali fondi sono assolutamente insufficienti ed ha alzato la posta. Senza i caf, non c’è dubbio che la data di avvio della misura rischia di slittare. Si tratterebbe di un problema enorme per la platea di potenziali beneficiari che risiedono in Campania, dove, secondo le stime, il reddito potrebbe essere concesso a 391mila famiglie (230mila solo tra Napoli e provincia), per una somma complessiva di 3,1 miliardi di euro. In Campania vive il 23% di tutti i nuclei familiari che in Italia riceveranno il bonus.