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Camorra, 10 arresti nel clan Polverino di Napoli, minacciavano collaboratore di giustizia

Intimidivano un collaboratore di giustizia per convincerlo a ritrattare le dichiarazioni già rilasciate. Dieci membri del clan dei Polverino sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose. Dopo le minacce i responsabili avevano messo a segno un colpo in casa del suocero della vittima, facendo esplodere petardi.
A cura di Alessia Rabbai
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Intimidivano un collaboratore di giustizia per spingerlo a ritrattare le sue dichiarazioni. I carabinieri hanno arrestato 10 persone affiliate al clan camorristico dei Polverino attivo nel territorio a nord di Napoli. L'operazione dei militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna è partita in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea. I 10 finiti in manette dovranno rispondere, a vario titolo, di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’Autorità Giudiziaria, di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose.

Intimidivano un collaboratore di giustizia: 10 persone arrestate

Gli arrestati, come ha dimostrato l’indagine dei carabinieri coordinata dalla DDA, a partire dall’agosto 2017 hanno intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan degli Orlando e dei Polverino per spingerlo a rendere all'Autorità Giudiziaria dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già depositate.

Dopo le minacce hanno messo in atto un furto in casa del suocero, forzando la porta d’ingresso e approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l’appartamento con urgenza per motivi di sicurezza. Nell’abitazione esplosero, inoltre, petardi danneggiando il bagno, pareti, porte, mobili ed effetti personali. Gli arrestati sono stati tutti tradotti al centro penitenziario di Secondigliano.

Maxi blitz nel clan dei Polverino

Il mese scorso sono finite in manette quattro persone, tra cui tre ritenute esponenti di spicco del clan Polverino, particolarmente attivo tra Campania e Lazio. Uno di essi era anche nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi d'Italia, mentre gli altri due erano ricercati dal 2011 per associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico internazionale di droga.

Arrestato Crescenzo Orlando

I carabinieri, a Melito, in provincia di Napoli, hanno arrestato Crescenzo Orlando, 33 anni, latitante, conosciuto nell'ambiente criminale come "Crescenziello", ritenuto il portavoce del clan Polverino che, insieme agli Orlano e ai Nuvoletta, forma un nuovo sodalizio criminale egemone a Marano e nei comuni limitrofi. I militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna lo hanno bloccato in via Campana, mentre Orlando era in auto con un uomo di fiducia, e lo hanno arrestato dopo un breve inseguimento, Accusato di associazione di tipo camorristico, il 33enne, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere di Secondigliano.

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