Camorra: 17 arresti all’alba. C’è anche Rosaria Pagano, sorella boss scissionista Cesare
Blitz anticamorra questa mattina all'alba: in tutto diciassette arresti nell'inchiesta di cui è titolare il pm Vincenza Marra, e a cui hanno lavorato anche i pubblici ministeri Stefania Castaldi e Maurizio De Marco, con il coordinamento del procuratore aggiunte Filippo Beatrice. In carcere, con l'accusa di traffico di droga e di associazione a delinquere di stampo mafioso, anche Rosaria Pagano, la sorella del boss scissionista Cesare, considerata la reggente del clan dagli inquirenti.
Dissociatosi nel febbraio del 2016, confessando di essere il mandante di due omicidi, Cesare Pagano è stato a capo del cartello di Secondigliano , assieme al cognato Raffaele Amato, che tra il 2004 e il 2005 aprì una feroce guerra di camorra per controllare la piazza di spaccio di Scampia contro il clan Di Lauro, facendo più di settanta morti.
I componenti del clan protagonisti di un rap ballato in discoteca
Dalle indagini che hanno portato all'arresto di 17 componenti del clan Pagano, tra cui anche la sorella dell'ex boss Cesare, ora ritenuta la reggente del clan, emergono particolari inquietanti. In una discoteca di Aversa, nel Casertano, frequentata dai figli dei boss del clan Scissionista, ogni settimana una canzona rap scandiva i nomi degli elementi di spicco, pronunciati ritmicamente da tutti i presenti.
La lotta tra i clan per lo spaccio a Napoli Nord
Sebbene il clan Amato-Pagano controlli ancora una fetta importante dello spaccio di droga nella zona di Napoli Nord, l'inchiesta che ha portato agli arresti ha rivelato però una guerra in corso per il controllo delle "piazze". Gli inquirenti hanno individuato la concorrenza con un altro gruppo criminale della zona, le cosiddette "cinque famiglia di Secondigliano" guidate da Mario Avolio, ex esponente degli Scissionisti, per il controllo del traffico di stupefacenti.