Camorra, arrestato Francesco Martino, fedelissimo del boss Zagaria
È finito in manette per estorsione Francesco Martino, 56 anni, detto "Ciccio O pecoraro" ritenuto uomo di fiducia del boss dei Casalesi, Michele Zagaria. L'arresto è stato eseguito dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Martino, residente a San Cipriano d'Aversa, è accusato di aver estorto denaro ad alcuni imprenditori agricoli della zona di Cancello e Arnone (Caserta). I fatti contestati risalgono al periodo tra maggio e luglio 2015. Il braccio destro di Zagaria avrebbe preteso con l'intimidazione somme di 250 euro fornendo, in cambio, agli operatori agricoli, il servizio di "guardiania" alle loro aziende. Martino era vicino al boss Zagaria grazie alla sua parentela con Raffaele Nobis, uomo di fiducia del boss. Il 56enne era inoltre legato da vincoli di parentela anche con Alfonso Cacciapuoti, capozona del clan Schiavone nei Comuni di Grazzanise, Capua e Santa Maria la Fossa (Caserta).
A far scattare le indagini la denuncia di alcuni agricoltori locali che si sono rifiutati di pagare e sono rimasti vittima di ritorsioni e attentati. Tra questi incendi e danneggiamenti di fienili e altre proprietà degli imprenditori riconducibili allo stesso De Martino. Oltre alle minacce l'uomo utilizzava anche un metodo persuasivo nei confronti delle proprie vittime, spiegando che i soldi servivano per le le famiglie degli affiliati detenuti in carcere. "Se morene' e famme" (muoiono di fame) spiegava "Ciccio o pecoraro". Dopo l'arresto del dicembre 2011 insieme ad altri elementi di punta del clan Zagaria, Martino, era stato tornato libero nel marzo di quest'anno e aveva ripreso a battere cassa per i pagare la "mesata" alle famiglie degli affiliati detenuti.