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Camorra: arrestato in Marocco Raffaele Vallefuoco, tra i 50 latitanti più pericolosi d’Italia

Arrestato in Marocco Raffaele Vallefuoco, latitante inserito nella lista dei 50 più pericolosi d’Italia. Considerato un fedelissimo del clan Polverino di Marano, nella provincia di Napoli, Vallefuoco deve scontare 30 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
A cura di Valerio Papadia
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È stato arrestato in Marocco Raffaele Vallefuoco, 55 anni, considerato un fedelissimo del clan Polverino, egemone a Marano, periferia Nord di Napoli, e inserito nella lista dei 50 latitanti più pericolosi d'Italia. Vallefuoco è stato rintracciato e arrestato a Skirhat, nel Nord del Marocco, nella regione di Rabat, grazie ad una operazione congiunta dell'Interpol e del Dsgt, il servizio d'intelligence marocchino. Il ras del clan Polverino deve scontare 30 anni di carcere, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente aggravata dal metodo mafioso.

Vallefuoco era latitante da quasi 20 anni

Dopo 10 anni di latitanza, Raffaele Vallefuoco era stato arrestato nel 2012. In quella occasione era stato scovato in una villa di Jerez de la Frontera, in Spagna: insieme a lui c'era anche il boss Giuseppe Polverino, soprannominato "‘o Barone", considerato uno dei principali trafficanti di droga in Italia. A causa di un vizio di forma, prima dell'estradizione in Italia e del processo, Vallefuoco era tornato in libertà e si era dato nuovamente alla latitanza che, dopo altri 7 anni, è terminata poco più a sud di Jerez, oltre lo stretto di Gibilterra, questa volta in Marocco.

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