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“Dateci i soldi, sono per i carcerati”: in manette un estorsore del clan Cesarano

Chiedeva un “regalo da mille euro” per i carcerati: arrestato un uomo ritenuto essere un estorsore appartenente al clan Cesarano. Nelle ore precedenti, un’altra operazione aveva raggiunto sette persone, tutte ritenute affiliate al clan, che avevano messo secondo gli inquirenti le mani sul “Mercato dei Fiori”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un "regalo" per i carcerati, da mille euro. Un'estorsione, in realtà, che secondo gli inquirenti veniva fatta per conto del clan camorristico dei Cesarano. Sono per questo scattate le manette nei confronti di Francesco Corbelli, 59 anni: l'uomo è accusato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso. I fatti contestati risalgono ai mesi di aprile e maggio 2018, quando secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo raggiunse un'officina meccanica di Pompei, chiedendo un "regalo" di mille euro per i carcerati di Ponte Persica. Una richiesta effettuata anche lo scorso 17 gennaio, quando a bordo di una Renault Scenic assieme ad un'altra persona, finora non ancora identificata, per chiedere nuovamente quella cifra. "Siamo quelli di Ponte Persica. Voi ci avete promesso un regalo, e non è arrivato più. Un regalo per la gente di Ponte Persica", aveva detto l'arrestato ad uno dei soci dell'officina meccanica di Pompei. Sono state proprio le immagini del sistema di videosorveglianza dell'officina a permettere di risalire all'identità dell'uomo, arrestato quest'oggi dalla polizia.

Sono giorni duri per il clan Cesarano. Poche ore prima dell'arresto del presunto estorsore del clan, erano scattate le manette per sette persone, arrestate in un'operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza, tutte ritenute affiliate al clan dei Cesarano, che aveva messo le mani sul Mercato dei Fiori di Castellammare e Pompei. Il gruppo, secondo le indagini degli inquirenti, aveva costituito anche un'azienda di trasporti con la quale controllavano il traffico e lo scarico delle merci dai Paesi Bassi. Un duro colpo, insomma, a distanza di poche ore per il clan Cesarano, attivo proprio nella zona tra Pompei e Castellammare di Stabia, che in pochi giorni ha visto una forte risposta da parte dello stato.

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