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Camorra, blitz di carabinieri e polizia contro il clan “Lo Russo”: 43 arresti

Maxi blitz di carabinieri e polizia contro il clan camorristico dei “Lo Russo” a Napoli: 43 arresti, identificati i narcotrafficanti e gli spacciatori al dettaglio che smerciavano la droga per conto del clan. Sequestrato l’arsenale dei camorristi: un kalashnikov, fucili, pistole e giubbotti antiproiettili.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un maxi blitz di carabinieri e polizia è in corso dalle prime ore di questa mattina a Napoli. Obiettivo dell'operazione il clan camorristico "Lo Russo". I militari dell'Arma e gli agenti della polizia di Stato stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 43 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di reati che vanno dall’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti alla detenzione e spaccio di droga e alla detenzione e porto di armi, comuni e da guerra. Tutti i reati aggravati dall’articolo 7 della cosiddetta legge "Falcone", ossia l'aggravante del metodo mafioso.

Gli arrestati

Tante le figure di spicco arrestate dai Carabinieri: tra questi, Damiano Pecorelli e Salvatore Angelo Miraglia, legato da vincoli di parentela alla famiglia Lo Russo e definiti dai collaboratori di giustizia come trafficanti di elevato spessore con importanti contatti con il Sud America; Ettore Bosti, nipote di Patrizio Bosti già figura apicale del clan Contini e che in alcune occasioni avrebbe rifornito Carlo Lo Russo di grossi quantitativi di sostanza stupefacente poi ceduta alle numerose piazze di spaccio, gestite direttamente dal clan. Decisivo l'apporto dei collaboratori di giustizia, un tempo ai vertici del clan Lo Russo, per effettuare gli arresti odierni.

Sequestrato l'arsenale del clan

Due i filoni investigativi che sono confluiti nelle indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea: hanno riguardato le attività del clan camorristico dei "Lo Russo", attivo in tutta l’area Nord del capoluogo campano. Sono state accertate le responsabilità degli affiliati al clan "dei capitoni" per quanto riguarda il traffico e lo spaccio di stupefacenti. I narcotrafficanti, che operavano sfruttando canali di fornitura esteri, sono stati identificati, così come gli spacciatori al dettaglio di cocaina, eroina, marijuana e hashish che operavano nei quartieri di Miano, Piscinola, Marianella e Chiaiano e nel rione Don Guanella. Centinaia gli episodi di spaccio documentato. Il blitz ha consentito inoltre di sequestrare l’arsenale del clan: a loro disposizione i camorristi avevano tra l'altro un fucile mitragliatore kalashnikov, cinque fucili, sei pistole, tre giubbotti antiproiettile e centinaia di munizioni.

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