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Inchiesta su camorra e le pompe funebri a Castellammare, assolti i Cesarano

Nel mese di marzo 2023 una sentenza del tribunale di Torre Annunziata ha assolto i Cesarano con le formule «perché il fatto non sussiste» e «perché il fatto non costituisce reato».
A cura di Redazione Napoli
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Aggiornamento: Nel mese di marzo 2023 una sentenza del tribunale di Torre Annunziata ha assolto i Cesarano con le formule «perché il fatto non sussiste» e «perché il fatto non costituisce reato» ordinando la restituzione di quanto sequestrato preventivamente. La sentenza è passata in giudicato, non vi è stata opposizione.

Nel 2019 c'era stata una operazione anticamorra del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, su disposizione della Dda di Napoli, che aveva portato all'arresto di sei persone a Castellammare di Stabia, nella provincia partenopea. Le indagini puntavano l'indice su un presunto monopolio delle onoranze funebri in città al fine di favorire le attività illecite del clan D'Alessandro, egemone in città. Gli arrestati apparteanevano tutti alla famiglia Cesarano.

Nel corso delle operazioni, le società "Servizi funebri srl", con sede a Castellammare, e l'"Impresa funebre Cesarano srl", con sede a Scafati e Vico Equense, furono sottoposte a sequestro preventivo per un valore di 7 milioni e 500mila euro.

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