Camorra, il nipote di ‘Bombolone’ evade dai domiciliari e spara contro i carabinieri
Due ragazzi sfrecciano su uno scooter senza targa, vedono i carabinieri e scappano a tutta velocità, uno di loro spara anche un colpo di pistola contro l'automobile dei militari che li sta inseguendo colpendo il cofano della vettura. A bordo del motorino, è stato ricostruito, c'era Francesco D.M., 60 anni, detto "Bombolone", già noto per rapine e associazione a delinquere e ritenuto membro del clan camorristico dei Verde di Sant'Antimo.
La sezione rilievi del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna sul posto della sparatoria ha infatti rinvenuto un bossolo di semiautomatica calibro 9×21. Il giorno dopo i carabinieri di Giugliano e della stazione di Grumo Nevano hanno identificato il responsabile. Dopo averlo inutilmente cercato a casa sua e nei posti che solitamente frequenta, hanno fatto irruzione a casa di suo nonno a Parete. Quando i militari hanno bussato alla porta, non ha aperto ma da una finestra sul retro della villetta è volata una pistola finita in un terreno. Il 60enne è stato arrestato, lui ha provato a negare tutto, ma secondo il giudice la sua spiegazione era "artefatta e contradditoria". E' stato per questo sottoposto all'obbligo di dimora e di firma. Il responsabile dello sparo è invece il nipote del 60enne, un ragazzo di 19 anni anch'esso ritenuto vicino al clan Verde e già sottoposto agli arresti domiciliari per rapina commessa da minorenne. E' stato fermato per tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma da sparo e munizioni e ricettazione. Il giudice lo ha definito "capace di tutto e refrattario all'autorità". E' stata per questo emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.