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Camorra, in manette Gaetano Amoruso, reggente del clan Gionta a Torre Annuniziata

Gaetano Amoruso è il genero d Aldo Gionta (figlio di Valentino), aveva assunto la direzione del clan dopo l’arresto del suocero. Amoruso gestiva le casse del clan egemone a Torre Annunziata.
A cura di Angela Marino
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Arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata Gaetano Amoruso, genero del boss Aldo Gionta. Il giovane Amoruso ha svolto il ruolo di reggente del sodalizio camorristico "Gionta-Chierchia" dall'arresto del suocero Aldo (fratello di Valentino, il fondatore del clan, e detenuto in regime di 41 bis). Amoruso è finito in manette con l'accusa di associazione di stampo mafioso. L'indagine, condotta da marzo a settembre 2015, ha consentito di documentare come il genero del boss, assurto al ruolo di guida del clan, si occupasse della imposizione e gestione delle estorsioni ai commercianti e imprenditori di Torre Annunziata, amministrando la cassa comune della cosca. Recentemente – come si legge in una nota dei carabinieri – i militari hanno proceduto al sequestro di 11.100,00 euro nella sua abitazione il 19 marzo 2015 da parte dei Carabinieri.

L'investitura a boss dal genero Aldo Gionta

Dalle indagini è emerso come già nel 2008 l'allora 16enne, Gaetano Amoruso, figlio di Francesco A'vecchiarella – temuto killer del gruppo criminale, deceduto durante la detenzione al 41bis –  fosse un elemento apicale del clan presente anche nel gruppo di fuoco. L'"investitura" a boss del giovane avvenne per mano dello stesso Aldo Gionta attraverso un pizzino indirizzato a suo figlio Valentino, dove mandava consigli su come comportarsi al figlio e allo stesso Amoruso. Il suo peso nel sodalizio criminale è stato confermato anche dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e della stessa Carmela Gionta, sorella del capostipite Valentino e ora detenuta in carcere, la quale, cercando di intimidirlo, sottolineava la pericolosità di Amoruso in un colloquio con un'imprenditore allo scopo di estorcergli il denaro del pizzo.

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