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Camorra, ok dal Brasile all’estradizione di Scotti: era il killer del “Professore” Cutolo

Pasquale Scotti, uno dei più pericolosi esponenti della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo catturato in Brasile nel 2015 dopo 31 anni di latitanza, sarà estradato in Italia. Entro il 19 marzo rientrerà nel nostro Paese per finire di scontare una condanna a 30 anni per omicidio.
A cura di Francesco Loiacono
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Pasquale Scotti, considerato uno dei più pericolosi esponenti della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, finirà di scontare la sua pena in Italia. Il governo brasiliano ha infatti accolto positivamente la richiesta di estradizione presentata dal ministro della Giustizia Andrea Orlando dopo la cattura oltreoceano del camorrista, avvenuta nel maggio 2015 dopo 31 anni di latitanza. Scotti è stato condannato in Brasile (dove si faceva chiamare Francisco de Castro Visconti e si era creato una nuova famiglia) a 30 anni per omicidio volontario e concorso in omicidio volontario (massima pena prevista per quei reati): era considerato il killer dell'organizzazione del "professore" Cutolo. Il suo soprannome era "Pasqualino o'collier" per avere fatto dono di una collana alla moglie del boss. Entro il prossimo 19 marzo Scotti rientrerà in Italia, dove finirà di scontare la sua pena comprensiva del periodo già trascorso nelle carceri brasiliane, come previsto dal Trattato bilaterale sull'estradizione firmato nel 1989. Nel nostro Paese Scotti era stato condannato all'ergastolo.

Scotti rientrerà in Italia entro il 19 marzo

La notizia è stata comunicata dal ministero degli Esteri brasiliano con una nota ufficiale datata 29 febbraio. A spendersi in maniera particolare per chiedere che Scotti rientrasse in Italia è stato il ministro Orlando, anche se non sono mancate le critiche per la lentezza delle procedure. L'iter per il rientro nel nostro Paese del camorrista era iniziato all'indomani del suo arresto e aveva già visto due pronunciamenti favorevoli della Corte suprema federale del Brasile. A riconoscere gli sforzi di Orlando è stato anche il deputato napoletano del Pd Leonardo Impegno: grazie alle sue "insistenze" Scotti sarà assicurato alla giustizia italiana.

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