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Camorra, pizzo a ditta che raccoglie i rifiuti: arrestati 5 membri del clan Moccia

I carabinieri hanno arrestato, su richiesta della Dda di Napoli, cinque membri del clan Moccia: per loro le accuse sono di tentata estorsione continuata, porto abusivo di arma da fuoco e danneggiamento. I cinque, per conto del clan, avrebbero chiesto il pizzo ad una ditta di raccolta dei rifiuti di Afragola, nella provincia di Napoli, che è stata bersaglio di un attentato incendiario a scopo estorsivo.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di cinque persone, tutte ritenute affiliate al clan camorristico Moccia. Le accuse nei loro confronti sono quelle di tentate estorsione continuata, porto abusivo di arma da fuoco e danneggiamento seguito da incendio, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini della Dda che hanno portato all'arresto dei cinque esponenti del clan Moccia hanno permesso di accertare la loro responsabilità in un attentato incendiario avvenuto ad Afragola, nella provincia di Napoli, l'11 agosto del 2017 ai danni di una ditta per lo smaltimento dei rifiuti di Afragola, nella provincia di Napoli. I soggetti, nel tentativo di costringere il titolare della ditta a pagare il pizzo al clan, avevano fatto irruzione nell'area dove sostano i mezzi e, armi in pugni, dopo aver intimato agli autisti di scendere dai veicoli, avevano dato fuoco ad un autocompattatore, per poi dileguarsi.

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