Camorra, quattro arresti per l’omicidio di Giovanni Battista Russo, detto “o’ Pechinese”
Quattro persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per due omicidi, tra cui quello di Giovanni Battista Russo, classe 1945, detto "o' Pechinese" ed assassinato il 9 gennaio 1997 durante una guerra tra i clan Belforte (detti "Mazzacane") e Piccolo (detti "Quaqquaroni"). I quattro soggetti arrestati sono tutti uomini considerati elementi di spicco del clan Belforte di Marcianise, e nello specifico si tratta di Domenico Belforte, classe 1957, ritenuto elemento di spicco del clan; Gennaro Buonanno, classe 1949; Luigi Trombetta, classe 1956; e Pasquale Cirillo, classe 1971. I quattro sono stati raggiunti nei comuni di Milano, Cuneo, Parma e Roma, dove i carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli e sui richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia.
Nello specifico, per quanto riguarda l'omicidio di "o' pechinese", i quattro avrebbero avuto ruoli diversi: il Belforte, quello di mandante; il Buonanno, quello di fornitore di armi; il Cirillo, quello di esecutore materiale (assieme a Bruno Buttone, oggi collaboratore di giustizia); ed il Trombetta come "specchiettista" di quell'omicidio. L'omicidio maturò in quanto ‘o pechinese era affiliato al clan Piccolo, mentre il figlio Mario, a sua volta elemento di spicco di quel clan (detto anche dei "Quaqquaroni") divenne poi a sua volta collaboratore di giustizia. Provvidenziali nelle indagini le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia per individuare i quattro come responsabili, in concorso, di quell'omicidio avvenuto a Marcianise, che dopo 22 anni ha finalmente i suoi mandanti ed esecutori.