Camorra, si pente Giuseppe Misso: è il sicario del clan dei Casalesi
"Presidente, voglio collaborare con la giustizia, mi allontano dal clan". Con queste parole Giuseppe Misso, l'ex fedelissimo del gruppo Schiavone del clan dei Casalesi ha annunciato di voler collaborare con la giustizia. Le dichiarazioni sono state pronunciate in corte di Assise di Appello a Napoli, giovedì di fronte al giudice della seconda sezione penale Elvira Capecelatro e a tutti i presenti in aula.
La decisione è stata formalizzata attraverso una lettera ai pubblici ministeri della Dda e le misure di protezione per la famiglia del pentito, sono già scattate: la moglie e le due figlie sono state allontanate da San Cipriano d’Aversa e trasferite in una località protetta lontano dalla cittadina del Casertano. Misso era il braccio destro di uno dei figli di Francesco Schiavone Sandokan, Carmine, ed è solo omonimo del Peppe Misso per decenni boss del rione Sanità. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a ricoprire il ruolo di reggente quando Carmine finì in carcere, tre anni fa. Il pentito ha già consegnato nelle mani dei magistrati un manoscritto contenente i nomi dei nuovi leader del clan dei Casalesi.
Il gruppo criminale è stato annientato dagli arresti degli ultimi anni ma gli investigatori non escludono una riorganizzazione della cosca. Quello dei casalesi è stato uno dei clan più potenti in Campania. Negli ultimi 20 anni ha gestito appalti pubblici di grande rilevanza e ha avviato il traffico di rifiuti che ha avvelenato il territorio della cosiddetta Terra dei fuochi.