Appalti ai Casalesi, Stefano Graziano in Procura: ascoltato da pm
Si è presentato in Procura per essere ascoltato dai pm, il consigliere regionale della Campania Stefano Graziano indagato per concorso esterno in associazione camorristica nell'indagine sugli appalti truccati al Comune di Santa Maria Capua Vetere. L'ex presidente del Pd campano autosospesosi dalla carica dopo la notifica delle indagini si è detto convinto "di aver chiarito" dinanzi ai magistrati la sua posizione "rispondendo a tutte le domande che mi sono state poste". Graziano, presentatosi spontaneamente in Procura don i suoi legali, ha confermato "da cittadino" la sua "piena fiducia nell'operato dei magistrati della Procura di Napoli".
Appalti truccati e voto di scambio
Nell'ambito della stessa indagine in cui risulta indagato Graziano, è stato arrestato, il 26 aprile scorso, l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Biagio Di Muro. La stessa indagine ipotizza, oltre al presunto pagamento di tangenti per i lavori di Palazzo Teti, anche il reato di voto di scambio in riferimento alle elezioni regionali dello scorso anno. Secondo la tesi accusatoria basata su alcune intercettazioni ambientali, la fazione del clan dei Casalesi avrebbe dato il suo appoggio elettorale proprio al candidato consigliere Stefano Graziano. A Graziano, che è stato deputato e consulente a Palazzo Chigi con Enrico Letta e fino al 31 dicembre 2014 (incarico non rinnovato dal Governo Renzi), i carabinieri e la Guardia di Finanza hanno perquisito le abitazioni di Roma e Teverola e l'ufficio nella sede del Consiglio regionale, a Napoli.