Campania, allo studio ordinanza per consentire ad attività di prepararsi per la Fase 2
La Regione Campania sta valutando la possibilità di emettere un provvedimento per consentire, dal prossimo 27 luglio, interventi nelle attività commerciali in vista della ripresa nella Fase 2 dell'emergenza. Lo ha comunicato Palazzo Santa Lucia con una nota in cui ha ribadito che, fino ad ora, come disposto dall'ordinanza n. 32 del 12 aprile 2020, "risultano consentiti sul territorio regionale interventi urgenti strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili in generale, e pertanto anche di quelli aventi destinazione alberghiera o turistica, ovviamente nei limiti delle attività con codici ATECO ammessi dalla vigente disciplina nazionale (DPCM 10 aprile 2020)".
La nota è stata diramata, precisa la Regione, in seguito a numerose richiesta di chiarimento pervenute sulla fase 2 e su eventuali modifiche anche per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, che fino a nuove disposizioni verranno consentiti esclusivamente per garantire sicurezza e funzionalità degli immobili. I quesiti arrivati dopo l'ordinanza che ha consentito in Campania il cibo d'asporto e le consegne a domicilio dalle attività di ristorazione.
Chiarita anche la questione dei fiorai: la Regione, si precisa nella nota, non ha emesso nessuna ordinanza che riguardi specificamente la vendita al dettaglio o all'ingrosso di fiori e pertanto per questi settori devono essere seguite le disposizioni statali in assenza di norme più restrittive emanate a livello regionale. Agli inizi di aprile il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, aveva già chiarito che "la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti è consentita su tutto il territorio nazionale o almeno dove non prevalga una norma locale, indipendentemente dal codice Ateco. La risposta al quesito, data dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la stessa autorità che ha emanato il Decreto, è chiara e netta".