Campania, in libreria e cartoleria con guanti, mascherina e a 1,80 metri di distanza
Riaperte dal 27 aprile non solo le attività che forniscono pizze, panini e prodotti da bar o dolci a domicilio, ma la Campania fa scattare la Fase 2 dell'epopea Covid-19 anche per il commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e libri. Le regole sono rigide e non tutti probabilmente riapriranno. L'attività – spiega l'ordinanza della Regione Campania – è da svolgersi esclusivamente nella fascia mattutina, dalle ore 8 alle ore 14, con raccomandazione di privilegiare la modalità di vendita con consegna a domicilio. È fatto obbligo di indossare mascherine e guanti in lattice (in libreria solitamente i clienti sfogliano i libri e i quaderni, nonché gli altri articoli di cancelleria). Tassativa la distanza di almeno 1 metro e 80 tra persone.
Ma non solo: ci sono rigide misure specifiche di distanziamento sociale rapportato ovviamente alla dimensione della struttura commerciale che intende riaprire. Per la prima volta, dunque, in attesa di un Dpcm (decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) che fissi cifre diverse, la Fase 2 in Campania ha delle regole anche per così dire, numeriche: se l'immobile è grande dai 20 a 40 metri quadrati può acceervi solo un negoziante e un cliente, cioè 2 persone. Se invece è tra i 40 a 120 metri quadrati possono accedere massimo 4 persone contemporaneamente e così a scalare: da 120 a 200 mq massimo 6 persone; oltre i 200 metri quadrati (così ampie sono soltanto le librerie Feltrinelli a Napoli) massimo 10 persone in sede.
Ad ogni dipendente sarà rilevata la temperatura corporea (se supera i 37,5 non può lavorare) e sarà fornito di Dpi, dispositivi di protezione individuale, come accade peraltro per i supermercati, le salumerie, i macellai, le pescherie eccetera. A disposizione di clienti e lavoratori gel sanificante, previste quotidiane attività di sanificazione dei locali.