Campania nemica del mare: ogni anno oltre 3.000 reati ambientali
3077 persone denunciate per una media di 8,5 reati al giorno. È impietoso il dossier Mare Nostrum presentato da Legambiente che dipinge la Campania come nemica del mare. Il dato disarmante: la regione si conferma maglia nera d'Italia per l'aggressione quotidiana subite dalla costa, con 3110 illeciti commessi in un anno, uno per ogni 6,6 km di litorale. Il cemento divorano la costa, gli scarichi illegali riempiono il mare di sporcizia, la pesca di frodo distrugge la fauna marina.
"La Campania – denuncia Legambiente – leader tra le regioni per l’illegalità ai danni del mare, detiene anche il primato specifico del cemento illegale, con quasi il 20% dei reati accertati in Italia. Nel
dettaglio sono 886 le infrazioni accertate, 837 le persone denunciate e arrestate e 264 i sequestri effettuati". Gran parte dei reati accertati è legato alla costruzione di case, stabilimenti turistici, hotel e villaggi vacanze. Ma ci sono criticità anche sul fronte degli scarichi e del mare inquinato. "Anche qui la Campania è leader nazionale con 794 infrazioni accertate,il 17,5% del totale nazionale, 850 tra persone denunciate e arresti, 299 sequestri". Gli illeciti, in questo caso, riguardano impianti di depurazione non a norma, scarichi di case abusive non allacciati alle fognature, ma soprattutto sversamenti illegali di rifiuti industriali che finiscono direttamente nei corsi d'acqua.
Di come contrastare gli effetti nefasti che sono stati prodotti, ha parlato il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo: "Noi continuiamo a credere e lottare per quella Campania virtuosa che punta su innovazione, bellezza e sostenibilità – ha dichiarato – Oggi il turismo sostenibile, la promozione dei parchi e delle riserve marine – conclude Buonomo – rappresentano il valore aggiunto per il futuro economico, culturale e sostenibile della nostra regione.”