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Covid 19

Campania: ospedali modulari per il Covid19 costano 12 milioni ma andranno a regime dopo il picco

Gli ospedali prefabbricati sono costati oltre 12 milioni di euro ma saranno a pieno regime solo dopo il periodo di picco del contagio da Covid-19 indicato dal governatore De Luca. In Cina dopo il picco del contagio sono stati chiusi. Ad aggiudicarsi i lavori di tutte e tre le strutture un’azienda veneta partner di Fincantieri. È la spesa più importante della Regione Campania in questa emergenza. Che fine faranno dopo? All’ospedale del Mare ben 10 reparti sono chiusi.
A cura di Antonio Musella
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Saranno tre gli ospedali prefabbricati che saranno costruiti in Campania per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, saranno allestiti a Napoli presso l'Ospedale del Mare, a Caserta presso l'Ospedale San Sebastiano e a Salerno presso l'Ospedale Ruggi d'Aragona. Come ha chiarito il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca serviranno per permettere ai campani di superare la fase più critica. Peccato però che il picco del contagio indicato dal governatore è la prima settimana di aprile e gli ospedali prefabbricati entreranno a pieno regime sono alla fine del mese di aprile, ovvero quando il picco sarà già passato. Sono costati complessivamente 12 milioni di euro e ad aggiudicarsi i 3 lotti è sempre la stessa ditta.

Tre settimane per costruirli, saranno attivi solo dopo la fase critica

La posa della prima pietra c'è già stata per la struttura che sorgerà negli spazi dell'Ospedale del Mare, un complesso che garantirà 70 posti di terapia intensiva. Complessivamente le tre strutture forniranno alla Regione Campania un totale di 120 posti di terapia intensiva come ha sottolineato lo stesso De Luca. Le postazioni sono strategiche per fronteggiare la pandemia da Coronavirus, si tratta dei posti letto per i pazienti che devono essere intubati, i più gravi che presentano sintomi critici che possono portare alla morte. Attualmente, a quanto sostiene il governatore, la Campania ha 335 posti tra terapia intensiva e sub intensiva. Dopo l'avvio del cantiere, domani arriveranno i primi moduli della struttura in costruzione all'Ospedale del Mare. Per essere operativi gli ospedali prefabbricati necessitano di almeno tre settimane di lavori, quindi la piena attivazione sarà garantita solo per la fine del mese di aprile.

Secondo la tabella cronologica fornita dalla Regione Campania, il picco del contagio da Covid19 in regione ci sarà alla metà di aprile. In buona sostanza, gli ospedali prefabbricati non serviranno nella fase più acuta dell'emergenza. Al contrario di quanto avvenuto in Cina, ad esempio a Whuan, da dove è partita la pandemia. I cinesi erano riusciti a costruire gli ospedali prefabbricati in pochi giorni, proprio perché fossero utili nella fase di picco dell'epidemia. Quando la curva dei contagi è iniziata a calare, gli ospedali prefabbricati sono stati tutti chiusi mandando i pazienti negli ospedali. Da noi invece saranno aperti quando, forse, il peggio sarà passato.

Tutti i lotti vinti dalla stessa ditta: 12 milioni all'azienda veneta

Ad aggiudicarsi i lavori per i tre ospedali prefabbricati di Napoli, Caserta e Salerno è stata la stessa ditta, la MED (Manufacturing Engineering & Development) di Maserà di Padova, in Veneto, che ha vinto la gara indetta dalla Soresa lo scorso 19 marzo. L'azienda ha sbaragliato rivali di tutto rispetto come la Brancaccio Costruzioni e il Consorzio Integra, legato alla Lega delle Cooperative. Le cifre sono davvero importanti, 7,7 milioni di euro per la struttura di Napoli all'Ospedale del Mare, 2,2 milioni per quella di Caserta e altri 2,2 per quella di Salerno. In totale sono ben 12 milioni e 100 mila euro per la MED, al momento la spesa più grande effettuata dalla sanità campana per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. L'azienda è tra i partner consolidati di Fincantieri per le forniture di reparti ospedalieri per la Marina Militare; esperti in costruzione di sistemi antisismici, ospedali modulari e reparti ospedalieri, quelli della MED in questo momento fanno la parte del leone tra gli appalti pubblici legati all'emergenza Covid.

Che fine faranno dopo l'emergenza? Il caso dell'Ospedale del Mare

Visti i tempi di realizzazione, al netto degli intoppi chiaramente, gli ospedali prefabbricati saranno utili solo dopo il picco dell'emergenza, quando, ci si immagina, diminuiranno anche i pazienti di terapia intensiva negli ospedali pubblici. Ci sarà tanto spazio, quindi, stando alle previsioni date da Vincenzo De Luca. Ma che fine faranno dopo? Il caso dell'Ospedale del Mare sembrerebbe emblematico. La struttura prefabbricata sorgerà infatti nell'area del nosocomio che ha più reparti chiusi sul territorio napoletano. Proprio un'inchiesta di Fanpage.it dell'autunno scorso mostrò come all'interno dell'ospedale di Napoli est attualmente ci sono ben 10 reparti chiusi, completi di attrezzature, per mancanza di personale. Quindi ci ritroveremo con un ospedale prefabbricato dentro ad un ospedale con 10 reparti chiusi. Si spera che ci sarà modo di riempire gli spazi vuoti, costati milioni di euro.

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