Candidati a sindaco di Napoli, Brambilla (M5S) unico a pubblicare contributi elettorali
Nessun rendiconto sulle spese per la campagna elettorale. Le dichiarazioni dei redditi, invece, nella maggior parte dei casi sono difficili da trovare e spulciare fino in fondo. Il sito Openpolis.it ha passato al setaccio gli aspetti finanziari legati ai candidati sindaco di Napoli e quello che (non) ha trovato è poco confortante. Praticamente solo Matteo Brambilla, candidato per il Movimento 5 Stelle, ha pubblicato sul suo sito degli elenchi in cui sono enumerati i contributi liberali ricevuti per la campagna elettorale, senza dettagli però sulle spese sostenute fino ad ora. Nessuno degli altri principali candidati ha pensato di rendere note voci di uscita e di entrata relative alla loro propaganda.
Dichiarazioni patrimoniali pubbliche per Luigi de Magistris, Valeria Valente, Gianni Lettieri e Marcello Taglialatela, pur non avendole rese note sui loro siti personali. Avendo, infatti, i quattro candidati, un ruolo istituzionale, sono tenuti a rendere trasparenti le informazioni patrimoniali che li riguardano. Sul conto di Luigi de Magistris si apprende che è a capo della fondazione teatro San Carlo a titolo gratuito e che detiene due immobili in comproprietà con la moglie. L'ammontare dei suoi redditi nel 2014 ha raggiunto quota 84mila euro lordi.
La documentazione relativa a Gianni Lettieri è presente sul sito del Comune di Napoli, in quanto il candidato sindaco è anche consigliere comunale uscente, ma si riesce a trovare a fatica. Lettieri quest'anno ha dichiarato quasi un milione di euro, ma non compare nessun terreno, fabbricato o bene mobile a lui intestato. Il patron di Atitech risulta presidente di 8 consigli di amministrazione, consigliere di due società, amministratore unico della LT Investment Company Srl e proprietario del 40% della Servizi societari. Non si sa se, invece, i 3000 euro dichiarati da Lettieri alla voce "rendiconti elettorali" siano uscite o entrate.
Di Valeria Valente, candidata del Pd, si trovano i moduli che è tenuta a compilare per il suo ruolo da deputata, anche se ha scelto di diffondere solamente il documento di riepilogo della sua dichiarazione dei redditi: da questa si apprende che, nel 2013, ha dichiarato zero euro nel quadro per il calcolo dell'Irpef. Anche le informazioni patrimoniali di Marcello Taglialatela, candidato di Fratelli d'Italia, sono esigue: dal rendiconto economico pubblicato sul sito della camera emergono dei contribuiti di cui non è possibile conoscere la provenienza perché oscurata.