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Cani antidroga nelle scuole di Bagnoli, studenti protestano, una preside non li fa entrare

La Polizia e la Guardia di Finanza sono entrati con i cani antidroga in alcune scuole di Bagnoli, a Napoli. Il provvedimento in linea con il decreto “Scuole Sicure” fortemente voluto dal ministro degli Interni, Matteo Salvini. Polemiche e proteste tra gli studenti. Non è stata trovata droga negli zaini. Il 12 ottobre la manifestazione degli studenti in piazza.
A cura di Alessia Rabbai
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Blitz antidroga al plesso Ex - Capalc e all'istituto Rossini di Bagnoli
Blitz antidroga al plesso Ex – Capalc e all'istituto Rossini di Bagnoli

Blitz con i cani antidroga nelle scuole del quartiere di Bagnoli, a Napoli. La Polizia e la Guardia di Finanza insieme alle unità cinofile oggi lunedì 1 ottobre hanno visitato alcuni istituti, come previsto dal decreto "Scuole Sicure" indicato dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini. A segnalarlo, il Coordinamento studenti flegrei che ha spiegato: "Gli istituti sono stati controllati da unità cinofile, volanti di Polizia e Digos per controllare ogni singola persona che volesse accedere alle scuole". Tuttavia la reazione degli studenti è stata contraria e non hanno ben accolto la presenza delle forze dell'ordine. "All’esterno del plesso Ex-Capalc gli studenti hanno espresso il loro dissenso, durante l’assemblea del liceo Labriola, che era in corso – inoltre – C'è stato un momento di duro confronto in seguito ad una forte reazione della polizia ai cori di disapprovazione, con conseguente identificazione degli esponenti della critica". Sebbene il controllo abbia avuto un esito negativo, secondo quanto appreso, ci sono stati fortissimi momenti di incomprensione e di panico tra gli studenti. "Sono intervenuti, per questo motivo, preside e professori, che hanno mediato tra le due parti".
Anche i ragazzi dell’istituto Rossini, sono stati fermati, perquisiti e identificati dagli agenti. All'Istituto Duca degli Abruzzi, invece, la preside non ha lasciato entrare le forze dell’ordine ed i controlli si sono svolti nell’area davanti alla scuola.

Il decreto "Scuole Sicure"

Il Coordinamento studenti flegrei ha posto l'attenzione sull'accaduto, sottolineando che "il decreto ‘Scuole Sicure' prevedeva il potenziamento degli impianti di videosorveglianza, l’assunzione temporanea di più vigili urbani e campagne formative soft e preventive, mentre l’unica misura che è stata attuata resta solo il traumatico e plateale blitz dei militi in mezzo alla folla di studenti, che alimenta un clima di paura e pregiudizio invece che un confronto aperto e informato sulle droghe". Poi i riflettori su altre questioni di primo piano, problematiche all'ordine del giorno non solo nelle scuole napoletane, ma, purtroppo, un po' in tutta Italia: "Mentre ci affanniamo a studiare tollerando la fatiscenza dell’edilizia scolastica, nella carenza delle strutture e del personale (ATA e docenti), in assenza di ricreazione, distributori automatici, laboratori, palestre, riscaldamenti, siamo costretti a subire l’improvvisa ed ingiustificata invasione e pressione nei nostri spazi di studio ad opera delle forze dell’ordine che non ci tutelano come vorremmo. Siamo pronti a dimostrare la forza degli studenti il 12 in piazza".

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