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Canzone napoletana: nasce il museo alla Biblioteca Nazionale di Napoli

Dal 20 al 24 maggio a Napoli presso la sede della Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale si ripercorrerà la storia della canzone napoletana. Concerti e spettacoli nell’ambito dell’iniziativa “Le metamorfosi della tradizione. Attorno alla canzone napoletana”. Sarà allestita una mostra e si stilerà una banca dati dove raccogliere tutto il materiale sul patrimonio musicale partenopeo.
A cura di Titti Pentangelo
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Al via il progetto per un museo diffuso della canzone napoletana. L'iniziativa, presentata come "Le metamorfosi della tradizione. Attorno alla canzone napoletana", si svolgerà dal 20 al 24 maggio a Napoli presso la sede della Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale. Si ripercorrerà la storia della canzone, dagli albori fino ad oggi. Tanti gli eventi in programma, con studi e animazione, ricerca e concerti-spettacolo.  Il museo multimediale sarà allestito nella sala Leopardi della Biblioteca, dove si lavorerà alla costituzione di un banca dati in cui studiosi ed appassionati potranno consultare tutto il materiale a stampa dedicato all'argomento.

Il museo della Canzone napoletana

Cinque giornate di studio e di spettacolo per avviare un ambizioso progetto che possa dare lo giusto spazio al  fenomeno musicale partenopeo. Suoni e musiche provenienti da un mondo popolare che, a inizio Ottocento, nella città di Napoli gravitava attorno al Molo. La manifestazione avrà inizio il 20 maggio, alle ore 17, nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale, per un interessante confronto sulla fecondità dell’incontro tra colto e popolare introdotti da Francesco Mercurio , direttore della Biblioteca Nazionale. Interverranno anche Raffaele Di Mauro (responsabile scientifico dell’Archivio Sonoro della Campania), Gabriele Frasca (Università di Salerno), Nicola Scaldaferri (Università di Milano), Pasquale Scialò (Università Suor Orsola Benincasa) e Francesca Seller (Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno).

Tutte voci autorevoli in materia di canto e tradizione. Al centro della discussione proprio l'ampio repertorio di canzoni "napolitane", pubblicate nella città partenopea da diversi editori e stampatori dagli inizi dell’Ottocento fino a poco dopo l’Unità d’Italia sia sotto forma sia di fogli volanti (destinati ai “lazzaroni”) che di brani per canto con accompagnamento di pianoforte (per i “salotti” nobiliari). Tra gli eventi più attesi ci saranno il “dialogo concertante” tra Raffaele Di Mauro e Peppe Vessicchio (21 maggio) e il concerto di Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro (23 maggio). Infine, il gran concerto conclusivo con un tripudio di suoni e colori per attestare la sorprendente vitalità di una secolare tradizione culturale (24 maggio). Tutti ad ingresso libero.

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