Circum, la protesta dei dipendenti scatena il caos: corse soppresse e attese infinite
Come annunciato dall'Organizzazione Sindacati Autonomi (Orsa), che ha proclamato un nuovo stato di agitazione, dal giorno 1° luglio tutti i treni partono con 10 minuti di ritardo, non partono affatto, invece, i convogli che non rispettano a pieno le norme di sicurezza. Ed è già caos.
Attese bibliche e corse saltate per numerosi utenti della linea su ferro, che sui social network si sfogano: "Le prime chiamate ai carabinieri – scrive V. A. su Facebook, qui è il delirio. Tutto soppresso. Nessun annuncio. È possibile che tutto il materiale rotabile da ieri a oggi si sia rotto o che tutti i treni che fino a ieri erano usati perché definiti sicuri proprio oggi non lo siano più? Gli scioperi si annunciano prima". "Marigliano – Napoli: i 10 minuti di ritardo stamattina sono passati a 20" – continua S. P. – "Non so proprio cosa aspettarmi da questo luglio". "È giusto e sacrosanto che i dipendenti vengano pagati – osserva A. C. – "Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano, tutto il resto è un atto criminale che li mette dalla parte del torto".
Dopo mesi e mesi dei cosiddetti scioperi bianchi del personale contro la dirigenza dell'azienda che controlla il trasporto su ferro delle linee Circumvesuviana, Circumflegrea e Cumana il sindacato Autoferro torna a protestare. "Tutti i lavoratori sono invitati a non effettuare prestazioni straordinarie – comunicava in una nota Orsa – Tutti coloro, funzionari o dirigenti aziendali, che dovessero cercare di far partire i treni che non rispettano gli standard di sicurezza saranno immediatamente denunciati all’autorità giudiziaria"."La situazione delle aziende di trasporto dell’Eav sta complicandosi ogni giorno di più" incalzava il sindacato. "Il gruppo dirigente è sempre più incapace di dare risposte ai lavoratori ed alle centinaia di migliaia di utenti che ogni giorno si “avventurano” sui treni di Circumvesuviana, di Sepsa e di Metrocampania NordEst. Aggiunge benzina al fuoco il fatto la direzione aziendale non si è attivata in tempo utile per far sì che lo stipendio del mese di giugno fosse erogato nei tempi dovuti".