video suggerito
video suggerito

Capi d’abbigliamento “pezzotti” venduti via Facebook: maxi-sequestro a Monteforte Irpino

Maxi sequestro di capi d’abbigliamento falsi a Monteforte Irpino, nell’Avellinese. Venivano prodotti in un laboratorio abusivo, all’interno di un edificio residenziale. La merce, abilmente contraffatta, veniva poi rivenduta in tutta Italia dopo aver raccolto gli ordini via social network e ricevuto i soldi su una prepagata.
A cura di Giuseppe Cozzolino
223 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Maxi-sequestro di capi d'abbigliamento a Monteforte Irpino, nell'Avellinese: si tratta di capi fasulli, prodotti in una vera e propria "fabbrica" abusiva, nascosta in un complesso residenziale. I "pezzotti" venivano poi venduti attraverso i principali social network, incassando anche somme importanti che venivano versate su carte prepagate. Un sistema di produzione e vendita ben collaudato quello smantellato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli, che sono riusciti a risalire all'intera filiera produttiva dei capi d'abbigliamento falsi, denunciando anche quattro persone alla Procura della Repubblica di Avellino e che ora devono rispondere di ricettazione, produzione e commercializzazione di capi contraffatti.

Il blitz è avvenuto in un laboratorio clandestino che si trovava all'interno di un edificio residenziale di Monteforte Irpino: al suo interno sono stati ritrovati macchinari tessili utilizzati per le marcatura, il confezionamento di capi d'abbigliamento e accessori con marchi contraffatti. Nel dettaglio, sequestrati anche 1.300 capi d'abbigliamento e accessori, 15.800 termoadesivi ed etichette in stoffa e metalli con loghi e marchi contraffatti di tantissime aziende, tra cui Adidas, Nike, Armani, Levis, Vans, Kappa, Dolce e Gabbana, Gucci, Dsquared, LV ed altre ancora. Sequestrati anche 2.250 capi d'abbigliamento ancora "neutri", in attesa dei loghi da applicare. Complessivamente, i capi avevano un valore stimato in circa 130mila euro. Il sistema di vendita veniva gestito tramite social network: venivano raccolti gli ordini online e poi, dopo il pagamento attraverso carte prepagate, si procedeva alla spedizione in tutta Italia.

223 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views