Capi d’abbigliamento “pezzotti” venduti via Facebook: maxi-sequestro a Monteforte Irpino
Maxi-sequestro di capi d'abbigliamento a Monteforte Irpino, nell'Avellinese: si tratta di capi fasulli, prodotti in una vera e propria "fabbrica" abusiva, nascosta in un complesso residenziale. I "pezzotti" venivano poi venduti attraverso i principali social network, incassando anche somme importanti che venivano versate su carte prepagate. Un sistema di produzione e vendita ben collaudato quello smantellato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli, che sono riusciti a risalire all'intera filiera produttiva dei capi d'abbigliamento falsi, denunciando anche quattro persone alla Procura della Repubblica di Avellino e che ora devono rispondere di ricettazione, produzione e commercializzazione di capi contraffatti.
Il blitz è avvenuto in un laboratorio clandestino che si trovava all'interno di un edificio residenziale di Monteforte Irpino: al suo interno sono stati ritrovati macchinari tessili utilizzati per le marcatura, il confezionamento di capi d'abbigliamento e accessori con marchi contraffatti. Nel dettaglio, sequestrati anche 1.300 capi d'abbigliamento e accessori, 15.800 termoadesivi ed etichette in stoffa e metalli con loghi e marchi contraffatti di tantissime aziende, tra cui Adidas, Nike, Armani, Levis, Vans, Kappa, Dolce e Gabbana, Gucci, Dsquared, LV ed altre ancora. Sequestrati anche 2.250 capi d'abbigliamento ancora "neutri", in attesa dei loghi da applicare. Complessivamente, i capi avevano un valore stimato in circa 130mila euro. Il sistema di vendita veniva gestito tramite social network: venivano raccolti gli ordini online e poi, dopo il pagamento attraverso carte prepagate, si procedeva alla spedizione in tutta Italia.