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Capodanno 2020 Napoli: spara botti, amputata la mano. Ricoverati ragazzini in coma etilico

La voglia di eccedere e strafare ha portato molte persone in ospedale nella notte di Capodanno 2020. Al Cardarelli amputata la mano destra ad un uomo: se l’è distrutta sparando un botto illegale. Un altro uomo ha perso dure dita della mano per lo stesso motivo. Finora 17 i casi di abuso di alcol, la gran parte riguardanti minorenni, due dei quali al limite del coma etilico.
A cura di Redazione Napoli
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È stato un Capodanno a Napoli fortunatamente senza vittime ma durante il quale si è sparato moltissimo. Botti legali e illegali, petardi di ogni tipo tra la città e la provincia, letteralmente impazzita. I risultati si sono visti qualche ora dopo nei pronto soccorso degli ospedali. Un uomo di 41 anni ha subito l'amputazione della mano destra al Cardarelli di Napoli per le conseguenze dell'esplosione di un botto. Nella notte sono stati curati anche un 46enne che ha perso due dita della mano destra e un 47enne che ha avuto l'avulsione della prima falange del primo dito della mano destra.

Finora 17 i casi di abuso di alcol, la gran parte riguardanti minorenni, due dei quali al limite del coma etilico. "Ai presidi ospedalieri di nostra competenza – spiega il direttore dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva – abbiamo registrato 8 casi di persone giunte ai pronto soccorso per abuso di alcolici, 9 per le conseguenze dell'esplosione di petardi, 17 per incidenti stradali". Quello dell'abuso di alcol da parte dei minorenni è un problema verificato sempre più spesso nei presidi d'urgenza dei nosocomi partenopei, anche nelle notti del fine settimana. In molti casi si tratta di 16-17enni che dopo la serata in discoteca acquistano superalcolici (vodka, rum) in supermercati e continuano a buttar giù fino a quando non si sentono male.

Il bilancio dei botti quest'anno a Napoli e provincia non è stato tragico – nel senso che non sono state segnalate, fortunatamente, vittime – tuttavia negli ospedali cittadini e non solo c'è stato un super lavoro per soccorrere i numerosi casi di arti devastati dall'esplosione di petardi.

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